Tangenti e droga. La Guardia di Finanza, dopo oltre un anno di indagini, all’alba di questa mattina ha arrestato, con custodia cautelare in carcere, disposta dal giudice per le indagini preliminari Fabrizio Cingolani, il dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Pescara, Fabrizio Trisi, l’imprenditore edile, Vincenzo De Leonibus e due spacciatori.
Sarebbero coinvolti anche due collaboratori del dirigente, che sabato aveva presentato le sue dimissioni, tutti destinatari di contestazioni di numerosi reati, tra cui corruzione, turbata libertà degli incanti, peculato, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.
Si tratterebbe di gare turbate e gestite dal dirigente in modo illecito, perché viziate da favoritismi, in particolar modo procedure di affidamento di opere pubbliche e appalti di lavori oltre ai cantieri per la manutenzione delle strade della città finanziati con i fondi del Pnrr per un valore di 5milioni di euro. Un do ut des per cui, in cambio degli affidamenti diretti e dei subappalti, dei pareri favorevoli e dell’accelerazione dei pagamenti per le commesse pubbliche, l’imprenditore avrebbe dato al dirigente soldi, droga, regali e altre utilità.
Tra i comportamenti posti in essere dal dirigente in favore dell’imprenditore edile, vi sarebbe anche l’interessamento alla gara di appalto, finanziata con fondi del Pnrr e indetta dal Comune di Pescara, avente a oggetto l’affidamento dei lavori per la realizzazione del collegamento dell’asse attrezzato di Pescara e l’adeguamento dello svincolo della Statale 714, gara nella quale è risultata prima classificata l’Ati costituita dall’impresa edile e da un’altra società, che venivano successivamente escluse dalla gara per ragioni esclusivamente formali attinenti la documentazione amministrativa presentata.
Tra i fatti oggetto di indagine per i quali non è stata richiesta misura cautelare e per i quali sono in corso ulteriori verifiche, anche il presunto turbamento, da parte del dirigente ai Lavori Pubblici del Comune di Pescara, di una selezione pubblica finalizzata alle assunzioni a tempo indeterminato e/o determinato di impiegati e indetta dalla società, Pescara Energia srl, nonché un episodio di finanziamento illecito politico elettorale, che sarebbe stato erogato da parte del legale rappresentante della suddetta società su richiesta del dirigente comunale, a un soggetto candidato alle ultime elezioni del 2022 per il rinnovo del Parlamento, fatto per il quale sono indagati tutti i protagonisti e anche il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri. Nel provvedimento cautelare il giudice ha richiesto per i due funzionari la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio e servizio.
I militari delle Fiamme Gialle del capoluogo adriatico, supportati dalla componente speciale Atpi e da unità cinofile, hanno perquisito gli uffici comunali, alcune società municipalizzate e le sedi di imprese coinvolte, per acquisire elementi utili alle indagini in corso per reati ipotizzati tutti da provare.