15 Apr 20

Che poi su Palazzo Ardinghelli per es…

Per la Giornata mondiale dell’arte, l’Unesco ha promosso un dibattito on line, ResiliArt Debate, per raccogliere suggerimenti che possano aiutare i creativi e le collettività. Sono stati invitati al confronto lavoratori dello spettacolo e dell’arte del mondo intero per presentare le opere che stanno producendo in queste settimane che saranno poi condivise sui social. Ed è sui social che l’Unesco sta promuovendo il patrimonio culturale.

Il 22 aprile  riunirà i ministri della cultura di tutto il mondo per un confronto aperto sull’impatto della pandemia, mentre il 19 novembre, lo stesso vertice, scambierà informazioni e opinioni e farà il punto. La chiusura dei siti del patrimonio mondiale, dei musei, dei teatri, dei cinema e di altre istituzioni culturali, motiva l’Unesco, mette in pericolo artisti, professionisti della cultura e industrie creative, come pure la conservazione di luoghi straordinari e i mezzi di sussistenza delle popolazioni locali interessate.

Noi come ci stiamo attrezzando nel nostro piccolo? L’apertura del MAXXI a Palazzo Ardinghelli è rimandata a giugno: nel frattempo non ci viene in mente niente da condividere?

Dario Franceschini

Tour virtuali e webcam di buona qualità in Italia sono pochi e in Abruzzo sono sconosciuti. Così Stefano Ardito sul Messaggero di qualche giorno fa per dire che tanti posti, da Venezia a New York, dalle Dolomiti all’Etna, dalle spiagge delle Maldive al Gran Canyon intanto promuovono i loro territori a distanza con webcam ed immagini in tempo reale; tour virtuali ed archivi di repertorio. Scenari che potrebbero influenzare le scelte turistiche future dalle quali l’Abruzzo rischia di rimanere fuori.

Le sole webcam tra le nostre montagne sono puntate esclusivamente sulle piste da sci per informare gli appassionati, mentre Parchi e Riserve non dispongono di circuiti capaci di promuovere il territorio, nei centri città, tra le nostre splendide architetture e nei borghi, ce n’è ancora di meno. Timidi, troppo timidi, i tentativi dei musei di entrare in qualche circuito, in una rete o nel dibattito Unesco.

Perché non allestire Palazzo Ardinghelli con un tour che illustri al mondo un work in progress? Ed è solo un esempio di quanto potremmo fare nei centri storici. Anche con i nostri creativi.

Qualcosa sul sito c’è.
Manca però un accenno di rete, di circuito, qualcosa di cui far parte.

Il MAXXI, la Melandri, Roma, il Ministero dei Beni culturali, Franceschini, la politica che ci rappresenta, gli artisti che contribuiranno ad allestire la sede in piazza Santa Maria Paganica, c’è molto da fare e da cominciare. Da inventare e reinventare.

 
Nella foto, il MoMA a New York.