Modello Abruzzo solo per sperimentare
La ricostruzione in Abruzzo è un esperimento continuo. Il prossimo riguarderà il giro di vite sui cantieri privati sui quali, non essendo prevista l’evidenza pubblica, s’è scatenato l’affarismo
La ricostruzione in Abruzzo è un esperimento continuo. Il prossimo riguarderà il giro di vite sui cantieri privati sui quali, non essendo prevista l’evidenza pubblica, s’è scatenato l’affarismo
L’Aquila ricostruisce senza conoscere ancora il sottosuolo. Sabbia, acqua, cavità e gallerie sotterranee nel centro storico del capoluogo e delle frazioni, perché prima si scavava sottoterra, a causa
L’Aquila, non ha ancora un piano di protezione civile che funzioni in caso di sisma e calamità. Nel centro storico, i cui puntelli non li garantisce più nessuno da tre anni, solo i primi due anni erano
L’Aquila è una città dove si sta sperimentando di tutto. Sperimentano tecniche di ricostruzione nel centro storico antico, per sostenere con modalità antisimiche, i palazzi settecenteschi
Il sindaco Cialente, non s’è smentito. Guai a criticare i suoi metodi, la mancanza di una visione, di un nuovo Piano regolatore che dal terremoto del 2009 ancora non c’è, l’assenza di un metodo
Oltre la ricostruzione delle case private, il post sisma 2009 non riuscirà ad andare, l’esempio di Porta Barete, l’antico varco d’accesso alla città da riscoprire ne è la prova. Uno storico ci
Il mercato immobiliare in un post sisma, dice molto, su come si sta muovendo quella comunità. Lo studio Ocse, nel 2012, valutò che a fine ricostruzione il territorio avrebbe avuto abitazioni per 50mila
Continua il balletto della pianificazione strategica che non c’è, ma i milioni di euro vanno che è una meraviglia. Il Comune dell’Aquila ha rifiutato esimi strateghi, solo perché l’aveva
Le dichiarazioni del ministro Triglia su La Stampa, e cioè che il Governo non può essere per L’Aquila solo un bancomat, hanno fatto imbestialire l’amministrazione comunale, gli apparati di partito,
Con il terremoto, pensavamo saltasse tutto. L’urbanistica, gli abusi, il centro storico violato, l’economia da ripensare, nuove tecniche, tante idee e giovani architetti ed ingegneri a progettare centri