Siamo nel secondo scenario, poi il rosso
Siamo dunque nel secondo scenario di chiusura ipotizzato dall’Istituto superiore di Sanità. Siamo in mezzo, oltre c’è l’ultimo, quello rosso, siamo ora al livello di mini lockdown e ad evitare
Siamo dunque nel secondo scenario di chiusura ipotizzato dall’Istituto superiore di Sanità. Siamo in mezzo, oltre c’è l’ultimo, quello rosso, siamo ora al livello di mini lockdown e ad evitare
L’informazione/comunicazione della Asl aquilana, continua a fare acqua da tutte le parti. La gente vuole capire, sapere come stanno le cose all’ospedale San Salvatore, con i contagi di medici, chirurghi
La Asl non comunica il contagio del capoluogo e l’informazione non è garantita alla cittadinanza che vuole sapere perché questa crescita esponenziale, perché siamo primi nella graduatoria dei contagi,
Il numero di casi sintomatici è quasi raddoppiato, 15.189 casi contro gli 8.198 precedenti, così l’ultimo monitoraggio ministeriale sull’andamento del contagio dal 4 all’11 ottobre, mentre continua
Il punto resta quello di partenza, usare la massima attenzione nel prevenire il contagio e tracciare i contatti, ma per Andrea Crisanti, epidemiologo veneto, i conti non tornano.
Sui 7.500
Sono stati riportati focolai nella quasi totalità delle province (104/107).
La maggior parte di questi focolai continua a verificarsi in ambito domiciliare (77,6%).
Così, il periodico monitoraggio
Resta immutato, lascia scorrere inutilmente le lacrime.
Pare fosse proprio questo il motto di Virgilio ripreso dal Massonio e divenuto quindi parte della storia cittadina dopo qualche terremoto.
La locuzione
Non c’è ancora una carta ufficiale che certifichi la sicurezza della mascherina di comunità. Ce ne sono di mille tipi sul mercato, possiamo cucirle in casa, comprarle a 10 20 euro ma non
Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Pierluigi De Amicis, chiede un tavolo di confronto nazionale prima di riaprire i cantieri, perché troppe le responsabilità da assumersi senza avere la necessaria
E’ nato un gruppo su facebook, NOI Denunceremo, con oltre 46mila iscritti. E’ nato per un bisogno di giustizia e verità sulle morti da Covid-19. Quelle certe, stando ai bollettini ufficiali di ieri,