07 Mar 22

Capitale della cultura ’24, 10 finaliste

Il Ministero della Cultura ha reso note le 10 finaliste per l’edizione del 2024 della Capitale italiana della Cultura. Le città selezionate saranno audite, in video conferenza, il prossimo 3 e 4 marzo 2022 da parte della giuria presieduta da Silvia Calandrelli che dovrà poi indicare al ministro Dario Franceschini la candidatura ritenuta più idonea.

Le città finaliste per il titolo di Capitale della Cultura per il 2024 sono:

Ascoli Piceno (nella foto); Chioggia (Ve); Grosseto; Mesagne (Br); Pesaro; Sestri Levante con il Tigullio (Ge); Siracusa; Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (Sa); Viareggio (Lu) e Vicenza.  

Scelta da una commissione di sette esperti di chiara fama nella gestione dei beni culturali, la città vincitrice, grazie anche al contributo di 1 milione di euro, potrà mostrare nel periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.

Dario Franceschini

La prima prescelta è stata Mantova nel 2016, a cui seguirono Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Matera nel 2019 è stata capitale europea della Cultura, l’Italia – dopo il 2019 – potrà partecipare nuovamente alla selezione europea nel 2033, e Parma nel 2020, titolo prorogato anche nel 2021 a causa dell’emergenza pandemica.

Nel 2022 è Procida, tra le finaliste c’era anche L’Aquila che per un pelo non l’ha spuntata, mentre nel 2023 saranno Bergamo e Brescia, il titolo di Capitale italiana della cultura è stato conferito, in via straordinaria e in deroga alla procedura ordinaria, al fine di promuovere il rilancio socio-economico e culturale dell’area più colpita
dall’emergenza sanitaria da Covid-19. Entro il 31 gennaio 2022, le città di Bergamo e di Brescia sono state impegnate a presentare al Ministero della cultura, un progetto unitario di iniziative finalizzato a incrementare la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale.

Il titolo di Capitale Italiana della Cultura è nato dalla vivace e partecipata competizione che culminò il 17 ottobre 2014 nella designazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, ricorda il Ministero. L’impegno, la creatività e la passione che avevano portato le sei finaliste a costruire dei dossier di candidatura di elevata qualità progettuale convinsero il Governo a proclamare le altre cinque concorrenti, Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, Capitali Italiane della Cultura 2015 e a indire contestualmente una selezione per individuare, a partire dal 2016, la città meritevole del titolo. 

Il titolo è assegnato ogni anno.