24 Apr 15

Balneazione, l’acqua è peggiorata

La qualità delle acque di balneazione abruzzesi continua a peggiorare, lo ha riferito giorni fa il Forum dei movimenti per l’acqua che ha analizzato i dati 2015, forniti dalla Giunta regionale in base alla presenza di escherichia coli ed enterococchi. Rispetto alla classificazione dello scorso anno, il Forum ha segnalato un ulteriore peggioramento, la scarsa qualità passa dal 13,8 per cento del 2013, al 19 per cento del 2014 e al 22 per cento del 2015 mentre la classe migliore, quella eccellente, scende dal 68 per cento del 2013, al 46 per cento del 2014 e al 40 per cento del 2015. Le regioni vicine hanno la gran parte dei tratti monitorati nella classe eccellente, l’Emilia il 94 per cento, la Puglia il 99 per cento e le Marche l’85per cento, mentre in Abruzzo rientra nella stessa categoria meno della metà dei punti monitorati, pari al 40 per cento. La categoria scarsa, cioè il divieto di balneazione in Abruzzo è al 22 per cento, ma è all’1 per cento in Emilia, vicina allo zero in Puglia e al 6,5 per cento nelle Marche. Il Forum preme per investire quelle poche risorse disponibili per le infrastrutture, nelle attività di bonifica e disinquinamento dei territori, ma la sua voce resterà inascoltata nonostante il governatore D’Alfonso, abbia messo questi obiettivi tra i primi, della sua attività politica, intanto una nuova stagione estiva è alle porte e sono sempre più diffuse e denunciate in questi ultimi anni dissenterie ed infezioni intestinali soprattutto nei bambini, ma i divieti di balneazione anche quando vengono affissi, sono rimossi nel giro di poche ore, come se i batteri dell’acqua potessero sparire nell’arco di una giornata, portati via dalla corrente. E’ un problema enorme che interessa poco la politica e il business di stabilimenti, alberghi o ristoratori e il fatto di continuare a diffondere notizie per cui Giulianova o Montesilvano hanno la bandiera verde 2015, come spiagge a misura di bambino perché l’acqua non è alta subito e la spiaggia vivibile anche per i piccolissimi, di certo non sollecita un intervento concreto contro l’inquinamento, continuano solo ad inventare storie che a breve potrebbero portare davvero qualche brutta epidemia che nessuna nota stampa riuscirebbe più a gestire.