31 Mar 17

Balneabilità, la qualità scarsa resta

La Direttiva 2006/7/CE impone agli Stati membri il controllo delle acque per la balneabilità, a seguito del quale le possono classificare di qualità scarsa, sufficiente, buona o eccellente. La prima classificazione conforme dovrebbe essere stata completata entro la fine della stagione balneare 2015 e tutte le acque dovrebbero essere come minimo sufficienti, adottando comunque le misure che aumentino quelle classificate eccellenti o buone. Per ciascuna acqua di balneazione scarsa, dalla stagione successiva si impone il divieto di balneazione o si sconsiglia di entrare in acqua, adottando misure per impedire, ridurre o eliminare le cause di inquinamento, avvertendo i bagnanti  con un segnale chiaro e semplice. Se l’acqua fosse scarsa per cinque anni di seguito, il divieto di balneazione dovrebbe diventare permanente, a meno di altre procedure che garantiscano l’eliminazione dell’inquinamento. Le valutazioni della qualità delle acque di balneazione devono essere effettuate al termine di ciascuna stagione balneare, sulla base delle serie di dati delle tre stagioni balneari precedenti. Secondo gli amministratori locali, il tratto inquinato della costa pescarese in prossimità di Via Balilla, sarebbe balneabile sulla scorta dell’unico ultimo prelievo fatto. Il Forum dei Movimenti per l’Acqua contesta tali dichiarazioni alla luce proprio della Direttiva comunitaria che obbliga a tener conto della serie di dati per fare prevenzione e la prevenzione non si fa su un dato, ma su tanti dati, almeno 16, spalmati addirittura su 4 anni. Via Balilla negli anni passati ha avuto circa il 50% delle analisi oltre i limiti di legge le altre rientravano nei limiti ma ai fini della balneazione, le condizioni non permettevano di tutelare sufficientemente la salute dei cittadini è un’acqua classificata in categoria scarsa, secondo la Direttiva comunitaria, e ciò determina una serie di provvedimenti seri da prendere, ma non è detto siano presi. Nonostante la Procura abbia aperto un fascicolo per accertare le responsabilità politiche e tecniche di quanti, la scorsa stagione, evitarono di informare i bagnanti proprio su quel tratto. La stagione è alle porte, la gente non si fida e probabilmente fa bene.