Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra sono le città in corsa per aggiudicarsi il titolo di Capitale italiana della Cultura 2022, la cui proclamazione è prevista per il prossimo 18 gennaio.
Le dieci città presenteranno i loro dossier al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo tra il 14 e il 15 gennaio e una giuria decreterà la vincitrice.
Dieci città diverse per collocazione geografica, storia e cultura, eppure non sono pochi i punti in comune tra i dieci dossier: tra tutti, indagare le proprie radici per costruire il futuro. Artribune dedica dieci schede ai contenuti dei dossier presentati dalle aspiranti capitali.
Si ispira al Kintsugi – pratica giapponese che consiste nel riparare gli oggetti con l’oro – il dossier di candidatura dell’Aquila, riporta il prestigioso periodico. La cultura, qui, è concepita come l’oro con cui risanare e guarire le ferite di una città colpita dal terremoto, e che da essa vuole ripartire per re-immaginare il proprio territorio. L’Aquila può diventare una knowledge city del nuovo millennio che, senza imitare meccanicamente modelli stranieri di successo ma perseguendo invece una propria via allo sviluppo centrata sul rapporto tra conoscenza ed eccellenza scientifica e culturale, qualità ambientale e resilienza sociale, può davvero diventare un modello innovativo per tante altre realtà che si trovano e si troveranno ad affrontare problemi simili, si legge sul dossier. E non soltanto L’Aquila, ma l’intero cratere sismico aquilano, ovvero un territorio che modula con intelligenza il rapporto tra il centro urbano e una costellazione di piccoli centri dalla forte identità sociale e culturale, un territorio ancora vitale e capace di immaginare un progetto di futuro ma che ha bisogno di una spinta decisiva per aprire un nuovo, vero ciclo generativo.
L’Aquila che in questi giorni è illuminata dalle parole di Hemingway, Alda Merini, Benedetto Croce, Gadda, Piovene: “Una luce già di montagna splende nelle vie dell’Aquila e, penetrando anche nei vicoli più stretti dei quartieri vecchi, porta uno scintillio nell’ombra”, Guido Piovene, Viaggio in Italia, 1957 e da molti altri intellettuali che l’hanno attraversata.
Ancona. La cultura tra l’altro
Bari 2022. Capitale italiana della cultura
Cerveteri 2022. Alle origini del futuro
Aq 2022, la cultura lascia il segno
Pieve di Soligo e le terre alte della Marca Trevigiana
Procida. La cultura non isola
Taranto. La cultura cambia il clima
Trapani, crocevia di popoli e culture
La cultura riflette. Verbania, Lago Maggiore
Volterra. Ri-generazione umana.
La vincitrice avrà un milione di euro dal Ministero dei Beni Culturali da investire nel corso dell’anno nelle attività proposte nel dossier.