Il Servizio Architettura e Arte Contemporanee del Mibact, prosegue il Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento, avviato dall’ex Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee, DARC. La Direzione Generale per l’Arte e l’Architettura contemporanee e Periferie urbane, DG-AAP, istituita con Dpcm 171/2014, implementa in tal modo la documentazione del patrimonio architettonico costruito in Italia dal dopoguerra ad oggi. Anno zero della ricognizione considerano la ricostruzione post bellica come riavvio della produzione edilizia, dell’innovazione tecnologica, delle politiche abitative, del ripensamento della disciplina architettonica e urbanistica. Così da rintracciare eccellenze all’interno di un’edilizia spesso priva di qualità e dichiararla di importante carattere artistico ai sensi della Legge 633/1941 o per quanto previsto all’art. 11, comma 1, lett. e, del d.l.vo 42/2004. Si selezionano gli edifici in aree di rilevante interesse storico artistico, si schedano e si promuovono, diffondendo e valorizzando i risultati. Il lavoro si approfondisce con le Università, affidatarie delle ricerche, perché mentre per un monumento antico il riconoscimento è più facile, per l’architettura contemporanea la mancanza di una storiografia consolidata e concorde ha imposto la scelta di criteri oggettivi. Come la fortuna critica di un’opera perché spesso citata, la capacità di innovazione tecnica, tipologica e sociale in un periodo storico, il ruolo svolto in un contesto, la notorietà e rilevanza dell’autore. Le opere selezionate entrano in un elenco per un quadro generale della cultura architettonica di ogni Regione in uno scenario complesso, ricco di voci, personalità, episodi conosciutissimi ed altri quasi inediti o del tutto sconosciuti. Alcune delle opere vengono poi integrate e possono emergere autori per studi rilevanti ed opere significative nella cultura architettonica ed urbana. Viviamo una ricostruzione post sisma epocale, ma all’Aquila un ragionamento di questo tipo è lontano anni luce.