Era stata autorizzata solo per due anni dall’amministrazione comunale aquilana, ma è ancora lì. Inaugurata nel 2010, la chiesa posticcia di San Bernardino a Piazza d’Armi, doveva restare al massimo due anni e comunque non oltre la fine lavori della Basilica vera, che è stata riaperta esattamente un anno fa e restituita agli aquilani nel cuore del centro storico, ma su quella finta e sulla futura destinazione, Cialente e la sua Giunta non hanno intenzione di pronunciarsi, nonostante il primo cittadino avesse assicurato gli aquilani, che non l’hanno mai voluta, che l’avrebbe rimossa. Costata 4milioni di euro, di cui 3 girati dalla Protezione civile ed uno raccolto dal quotidiano Il Centro, fu imposta da Guido Bertolaso su pressione di Quirino Salomone della Mensa di Celestino, che ha occupato col socio Giorgi quell’area, anche con una struttura adibita a Mensa. Pur avendo una sede di proprietà in centro storico ed è lì che dovrebbe tornare, ma a distanza di un anno e nel silenzio generale, probabilmente manterrà entrambe le sedi. La chiesa è dello studio d’architetti Antonio Citterio e Patricia Viel, l’amministrazione deve però condividere con la città la destinazione futura senza permettere che qualcuno vanti diritti acquisiti che al contrario non ha. Anche perché quell’area è demaniale, è stata acquisita dall’amministrazione qualche anno fa, ed è oggetto di un vasto progetto di riqualificazione pubblica che non contempla, stando alle carte votate dal Consiglio comunale, l’occupazione provvisoria di Giorgi e Salomone. Quella struttura deve ora diventare altro, lo ha promesso Cialente sei anni fa, oppure dovrà essere rimossa, l’amministrazione è nel pieno diritto di decidere, se volesse, ma se non lo facesse in tempi brevi garantirà un abuso ed uno sfregio urbanistico che gli aquilani hanno detto a gran voce da subito, di non volere. Aspettiamo tutti una decisione urgente, che per gli amministratori evidentemente tanto urgente non è.