Aver mantenuto nei tre gradi di giudizio la condanna per il rappresentante dello Stato (Presidenza Consiglio dei Ministri-Protezione Civile) Bernardo De Bernardinis, è una vittoria enorme perché acclara definitivamente che all’Aquila, lo Stato ha sbagliato ed ha ucciso.
E’ stata fatta passare in secondo ordine perche’ l’operazione mediatica continua!
Rimane la rabbia e la delusione per il ribaltamento della Sentenza di primo grado, in Appello ed in Cassazione, basato su escamotage, cavilli, magheggi ed artifizi legali, come la testimonianza da brividi del Sindaco in primo grado che di fatto li ha scagionati, che hanno reso non punibile l’imperizia, l’imprudenza e la negligenza della parte scientifica della “COSA ANONIMA”, ovvero la fantomatica Commissione Grandi Rischi.
Mi sono chiesto ed oggi mi chiedo e per sempre mi chiederò chi erano, cosa erano venuti a fare e dire all’Aquila, cosa rappresentavano quei sei “uomini di scienza”.
Nel nostro Paese, purtroppo l’assunzione di responsabilità latita e lo Stato insabbia scientificamente ed artificiosamente la realtà dei fatti.
Provo dolore per le parti civili escluse nei vari gradi di giudizio: tutti siamo stati tranquillizzati!
Come familiare provo delusione e rabbia nei confronti della mia città che ci ha lasciato soli in questa battaglia e che ha già dimenticato i propri morti.
Provo riconoscenza e ringrazio quella manciata di aquilani che ci è stata vicina in questo percorso di 6 anni.
Come consigliere comunale provo rabbia e delusione perché nessuno in questa assise, Sindaco, giunta, consiglieri di maggioranza e di minoranza, ha pronunciato una parola sulla sentenza. Silenzio assordante! Vi ricordo che la sentenza afferma che la Protezione Civile ha ucciso! In altri comuni ci sarebbe stata una netta presa di posizione. Qui no!
Come, ed e’ amaro, e’ stato assente il comune alla prima udienza del processo a Guido Bertolaso, ex capo dipartimento della Protezione civile ed ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri all’epoca dei fatti. In altre città, per situazioni simili, e’ stato presente il Sindaco con fascia tricolore a testimoniare la vicinanza della città, stretta e vicina ai suoi figli.
Tutto ciò può significare o l’indifferenza verso chi non c’e’ più e verso chi combatte per verità e giustizia oppure, peggio, “collusione” con il sistema politico italiano dal quale non ci si discosta oppure e’ arrivato a destinazione ed ha colto nel segno il “pizzino” lanciato dall’avv. Sica (Avvocatura dello Stato) durante il processo di Appello quando “annuncio’ i miliardi per la ricostruzione che sarebbero arrivati all’Aquila” e così facendo ha azzittito e asservito tutti: classe politica e cittadini. Rendendoli collusi al potere di Stato in cambio di una manciata di denari per la ricostruzione!
In entrambi i casi E’ VERGOGNOSO!
Signor Sindaco e signori consiglieri di maggioranza e di minoranza ma vi costa davvero tanto essere a fianco delle vittime e di chi combatte per verità e giustizia?
Signor Sindaco le costa davvero tanto dire come sono andate effettivamente le cose durante la famosa, fantomatica e mai svoltasi riunione della CGR?
Questo Consiglio comunale ha preso posizione nei confronti di recenti sentenze “da brividi e scandalose” (Aldovrandi, Cucchi et al.) ed invece su quella che interessa la nostra Comunità con Condanna ed assoluzioni: il NULLA!
Ma se a quasi 7 anni dalla nostra tragedia questa città non ha eretto un monumento a futura memoria e ricordo delle vittime ci sara’ un motivo che e’ quello che ho sempre denunciato, assumendomene la responsabilità, e cioè del peccato originale di una corresponsabilità dell’istituzione locale nella vicenda, che, anche se non penalmente perseguibile, rimane a livello etico e politico ed e’ sotto gli occhi di tutti!
Oggi, questo Consiglio comunale, riconosce il genocidio del popolo armeno in occasione del suo centenario. Per la nostra tragedia nessun riconoscimento. La storia un domani lo scriverà a caratteri cubitali!
La battaglia per la verità e la giustizia continua. Senza se e senza ma. Da soli!!