La potenza distruttiva degli incendi boschivi, in mostra a Lecce fino al 30 luglio, nello spazio di Kunstschau, per sensibilizzare la coscienza collettiva sulla questione ambientale relativa agli incendi boschivi in Italia e nel Salento.
L’installazione Chárōn ‒ ferocia illuminata, a cura di Chiara Bevilacqua con Marta Di Donna, Francesca Mussi e Vincenzo Zancana, che l’hanno realizzata per il collettivo Kunstschau di Lecce, replica un’esperienza già presentata a Milano nel 2018, nello Spazio Serra.
Alberi inceneriti, che simboleggiano le devastazioni provocate dagli incendi degli uliveti pugliesi colpiti dalla Xylella, un telo di plastica rosso, una targa in ottone con la domanda Cui prodest?, A chi giova?
Giovani artisti a raccontare la realtà dei territori e la foto di uno dei siti del Salento maggiormente danneggiato dagli incendi a incorniciare l’installazione.
A predominare il rosso, il fuoco, l’incendio e la distruzione con i resti direttamente raccolti sui campi e cippato di legno dell’azienda green, che produce energia pulita recuperando gli scarti degli ulivi colpiti da Xylella, il batterio che vive e si riproduce all’interno dell’apparato conduttore della linfa grezza, i cosiddetti vasi xilematici, portatori di acqua e sali minerali, in grado di indurre pesantissime alterazioni alla pianta ospite, spesso letali. Noto anche per la sua estrema polifagia, perché si diffonde attraverso un gran numero di piante ospiti, con effetti devastanti non sempre evidenti immediatamente.
Per queste sue caratteristiche il microrganismo distrugge le coltivazioni agricole ed è di difficile isolamento. In Puglia ha distrutto intere distese di uliveti.
Una scelta artistica per una nuova coscienza ecologica, dunque, da veicolare anche con l’arte contemporanea.