29 Set 20

Urbanistica, è legge. Sanate le casette

Il Consiglio regionale ha approvato il progetto di legge su Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali in materia urbanistica. Il testo, di iniziativa della maggioranza regionale, modifica la precedente normativa regionale risalente al 1983, legge regionale 18/83, e ad alcune parti della n.11 del 1999. 

Roberto Santangelo

Nel testo sono inserite anche misure straordinarie e temporanee di semplificazione urbanistica al fine di agevolare la ripresa economica e produttiva regionale dovuta alla pandemia del covid-19. Il testo originario è stata approvato a maggioranza dopo la votazione di numerosi emendamenti discussi in aula.

Nel corpo della legge, la n. 135/2020 è stato inserito e approvato un mio emendamento con il quale si regolamentano le strutture e i manufatti temporanei costruiti a seguito dei terremoti, informa in una nota Roberto Santangelo, vice presidente del Consiglio regionale.

Finalmente i Comuni delle aree dei crateri sismici 2009 e 2016, nella propria potestà pianificatoria e regolamentare potranno adeguare i rispettivi strumenti urbanistici, anche in deroga al limite di dimensionamento dei piani, aggiunge Santangelo, al fine di ricomprendere in aree edificabili i lotti interessati da strutture e manufatti temporanei realizzati a seguito degli eventi sismici a condizione che gli stessi siano conformi ai titoli autorizzativi e/o comunicazioni previsti dalla normativa emergenziale emanata a seguito degli eventi sismici.

Abbiamo fornito un primo atto d’indirizzo che mette un punto fermo per disciplinare una questione che si trascina ormai da troppo tempo e che premia chi ha scelto di continuare a vivere in questi territori profondamente colpiti senza abbandonarli, ma è rimasto caparbiamente attaccato alle propri radici, conclude Santangelo.


Regione, Piani regolatori sbriciolati

Con la proposta di legge 135/2020 con la scusa del Covid si permette qualsiasi cambio di destinazione d’uso per due anni per tutti gli edifici, con possibilità di sanatoria finale.

E’ la denuncia di Forum H2O. Una sveltina agostana, rileva in una nota, per la deregulation totale dei Piani regolatori; involuzione che renderebbe le città e i territori ancora più invivibili.

Lorenzo Sospiri

Le tensioni tra residenti che vogliono dormire e l’insediamento di attività commerciali aperte anche la notte della movida di Pescara? Attività produttive, anche con emissioni, che compaiono in edifici esistenti limitrofi a scuole ed ospedali? Grandi costruzioni pensate per uffici che diventano appartamenti per residenze prestigiose, magari vista mare?

Secondo gli attivisti saranno la regola se verrà approvata la proposta di legge regionale n.135 che, passata alla chetichella e senza tante discussioni in commissione regionale la scorsa settimana, approderà in Consiglio regionale mercoledì prossimo.

La proposta, presentata dai consiglieri Bocchino, Quaresimale, Sospiri, Santangelo, Testa, Quaglieri e Campitelli, con la scusa dell’emergenza Covid19, modifica pesantemente la legge urbanistica regionale 18/1983 in maniera permanente.

All’art.12 Destinazioni d’uso temporanee, si promuove la deregulation totale per tutti.

Se approvato, sarà consentita l’utilizzazione temporanea di immobili, o parti di essi, per usi diversi da quelli consentiti senza la necessità di titoli edilizi. Non bisognerà rispettare neanche il Regolamento edilizio comunale; bisogna solo essere conformi con i requisiti igienico sanitari, ambientali e di sicurezza.

Tale possibilità di cambio di destinazione d’uso, ad esempio da industriale a residenziale, da commerciale a residenziale e viceversa, è teoricamente permessa per una sola volta per due anni. Peccato, però, che il successivo comma 5 fa salvo il successivo adeguamento degli strumenti urbanistici nel caso in cui le destinazioni d’uso temporanee diventino stabili, verificando la dotazione degli standard urbanistici.

Quindi nella migliore tradizione italica, ciò che nasce come temporaneo diventa definitivo, aggiungono.

Anche l’art.5 è assolutamente pericoloso, in quanto fa passare come modifiche non sostanziali interventi anche molto pesanti. Il tutto per non far assoggettare a Valutazione Ambientale Strategica tali iniziative.

Il Forum H2O chiede a tutti i consiglieri di votare no a queste norme, in contrasto con le normative nazionali, che peggiorano le nostre città e il nostro territorio, rendendo di fatto impossibile pianificare servizi e attività visto che in qualsiasi luogo del territorio regionale sarà consentito fare di tutto, conclude. 3 agosto 2020.

 

Opposizioni, faremo un ostruzionismo forte

Combatteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione il progetto di legge 135/2020 intitolato Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n.18/1983 e n.11/1999 e misure urgenti e temporanee di semplificazione in materia urbanistica che approderà in Consiglio mercoledì, non permetteremo che la proposta passi, perché si tratta di un testo che cela, neanche tanto velatamente, il tentativo di deregulation del governo del territorio, che invece da tempo chiede e aspetta una nuova legge adeguata e soprattutto condivisa con tutti i soggetti portatori di interesse,  così il capogruppo Pd Silvio Paolucci e il vice Presidente della seconda commissione Antonio Blasioli, il quale già in commissione ha votato contro.  

Silvio Paolucci

Non si tratta affatto di misure urgenti e temporanee di semplificazione, come si legge nel testo, nei 13 articoli della proposta c’è un vero e proprio tentativo di cambiare in peggio i connotati del paesaggio, sdoganando cemento e aperture privatistiche, bypassando controlli e procedure in variante e realizzando decisioni calate dall’alto che delegittimano gli organi competenti, avvisano i consiglieri. Non possiamo consentirlo, perché da tempo stiamo lavorando con tutte le voci competenti e gli ordini professionali per trovare la migliore composizione possibile di una nuova legge urbanistica del territorio, di cui la nostra Regione ha assoluto bisogno. Con la giustificazione della pandemia, si sta cercando invece di portare avanti una vera e propria riscrittura della legge urbanistica, anziché mettere in cantiere una legge organica, come l’assessore Campitelli qualche mese fa, sollecitato dalle tante voci che si stanno levando contro questa proposta di legge, si era impegnato a fare. Invece l’elefante ha partorito un topolino, ma molto furbo, perché approfitta della situazione post pandemica per esautorare le residue competenze delle Province in materia di governo del territorio, senza però definirne nuovi ruoli e obiettivi; per allargare la casistica delle varianti ai piani urbanistici comunali vigenti; per modificare le disposizioni del PRG con un semplice atto di giunta, esautorando la competenza che è del Consiglio; per consentire un utilizzo del suolo in deroga alle disposizioni vigenti, per consentire anche un utilizzo diverso degli immobili rispetto al titolo vantato. Insomma, una proposta che sembra non avere altra visione che quella di cambiare le regole vigenti, senza una discussione che coinvolga ordini, associazioni e portatori di interesse e soprattutto senza una visione organica, com’è capitato con altri provvedimenti legislativi adottati dal governo regionale di centrodestra.  La proposta è un susseguirsi di previsioni ambigue che possono alimentare speculazioni e provvedimenti selvaggi, nel nome della rigenerazione urbana e di un nuovo utilizzo del territorio, che di sostenibile sembra non avere proprio niente. Faremo un ostruzionismo forte, invitando la maggioranza a fermare il disegno e a concepire una vera legge organica per il territorio, con un progetto lungimirante e condiviso. Non è pensabile dare sponda a pratiche illegittime che non portano né sviluppo, né ricchezza, né una bellezza che bisognerebbe cominciare a coltivare al posto di interessi altri, concludono. 3 agosto 2020.