La gente ha bisogno di buone notizie, non ce la fa più con quelle brutte. All’Aquila di più, c’è urgenza di sapere che qualcosa si muove, succede, che il centro storico va avanti, che tornerà a rivivere presto. La gran parte delle attività commerciali tornerà se ci sarà passeggio, uffici e residenti, ma non quei pochi tornati nel cuore antico distrutto, quanto gli undicimila o almeno la metà di gente che fino al 6 aprile 2009 viveva lì. Entro l’anno il Sindaco, la Giunta ed altri uffici comunali riusciranno a trasferirsi a Palazzo Fibbioni, ai Quattro Cantoni, avuto in comodato d’uso gratuito dalla famiglia Rivera, fondatori dell’Università dell’Aquila, per dare un segnale alla città. Ma non tutti i dipendenti sono convinti, col pulviscolo dei lavori, il parcheggio dell’auto finora sotto l’ufficio in periferia, ed ora da cercare nei pressi del centro, è tutto chiuso, solo cantieri e polvere, una mentalità che non aiuterà di certo il recupero di una vita normale. A Palazzo Fibbioni a guardare la strada c’era prima del sisma una gioielleria, un negozio d’abbigliamento e un altro di scarpe, ma non sarà come prima, aprirà probabilmente un bar al posto dell’abbigliamento, e forse un ristorante d’un certo tipo al posto delle calzature. Lo storico esercente che vende scarpe all’Aquila da secoli, s’è sistemato in periferia, non tornerà, troppo rischioso, non c’è passeggio, bisognerebbe investire di nuovo, altri soldi, il commercio non è più quello di una volta, sta bene dove sta. Anche la storica erboristeria a piazza Nove Martiri, non tornerà nel palazzo appena rifatto, nella zona è tutto un cantiere, all’imbrunire non gira più nessuno, ed è rischioso dal punto di vista commerciale, dopo il terremoto s’è ricollocata a via Strinella alta, in un locale di proprietà ristrutturato apposta, due passi a piedi per Porta Leoni e può andare in centro ugualmente, sta bene dove sta. La legge sul sisma del 2009 stabilì di far tornare subito gli uffici, ma nessun ente pubblico ha scelto di rientrare immediatamente, così da ricreare intanto quel minimo di passeggio e di vita. Si sono ricollocati praticamente tutti in periferia, perfino l’amministrazione comunale, pur avendo una donazione dalle Bcc di oltre 5milioni di euro per riqualificare il palazzo di città, Palazzo Margherita, ha aperto il cantiere dopo cinque anni, si muove tutto senza una regia speriamo che le cose comincino a prendere una piega diversa.