Tra le menzioni d’onore assegnate al premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2018, emerge Amanzio Farris, per il progetto Belvedere per una persona, realizzato a Rocca di Mezzo, L’Aquila, nel 2015, e premiato nella categoria Paesaggi e spazi urbani.
Un invito alla sosta e alla contemplazione del paesaggio. Uno spazio aperto le cui dimensioni raccolte, convivono con la grande misura della visuale panoramica. Recita una recensione. Un’unica seduta, gli occhi più alti della ringhiera per non ostacolare lo sguardo, ed un fondale lapideo ad incorniciare chi si siede.
Una bellissima cosa, di cui sappiamo poco.
Il premio Medaglia d’Oro si tiene a Milano da sei anni ed è nato con la Triennale ed il Mibac.
La nuova sezione dedicata ai giovani emergenti, ha premiato Simone Gobbo, dello studio Demogo per il progetto del Bivacco F.lli Fanton, Marmarole, Belluno, con un assegno di 30mila euro da investire sulla propria formazione.
Premi e menzioni sono assegnati ad opere progettate da architetti ed ingegneri italiani, realizzate dal 2015 al 2017, per Stefano Boeri, presidente della Triennale, oltre ad essere fondamentale mappare e valorizzare la produzione architettonica contemporanea italiana, i progetti scelti, devono essere innovativi e privilegiare le urgenze del contemporaneo quali sostenibilità, dialogo con lo spazio e l’ambiente, responsabilità sociale. Tra i 349 candidati, ha vinto il Kindergarten Niederolang di Olang, Bolzano dello studio feld72, un edificio, scrive Mara Corradi su Floornature, che sostituisce una costruzione precedente e traghetta l’eredità architettonica della Val Pusteria e dell’Alto Adige in un’opera funzionale e simbolica.
Anche il pubblico ha avuto spazio, la Soprintendenza Archeologica di Puglia e Segreteria Regionale hanno infatti ricevuto il Premio Speciale alla Committenza per il progetto di Edoardo Tresoldi del 2016, dove l’arte ricostruisce il tempo, con la ricostruzione della basilica di Siponto a Manfredonia, Foggia. Le altre menzioni d’onore a Barozzi/Veiga per la Scuola di Musica di Brunico, Bolzano, per la categoria Nuovi edifici; a Stefano Santambrogio per la Riqualificazione del lungolago di Malgrate, Lecco, per la categoria Infrastrutture; a Gianmatteo Romegialli per La piscina del Roccolo, Como, per la categoria Interni; allo studio Canali Associati per l’allestimento del nuovo Statue Stele e restauro del Castello del Piagnaro a Pontremoli, Massa Carrara, per la categoria Allestimenti; e a Giulio Barazzetta e SBG Architetti per il Restauro della Chiesa di Nostra Signora della Misericordia, Baranzate, Milano, per la categoria Riconversione e Restauro. Tutti i progetti saranno in mostra alla Triennale fino all’11 novembre 2018. L’Aquila non c’è. E non c’è altro committente pubblico.