A leggere i dati dell’Osservatorio Mobilità Sostenibile in Italia, del Ministero dell’Ambiente, l’andamento per la nostra città continua a peggiorare. Sulle 50 principali città italiane abbiamo perso un’ulteriore posizione, rispetto all’anno precedente, dopo di noi solo Potenza, Campobasso ed Aosta. Vedremo il report a fine anno ma sul fronte mobilità sostenibile, basti guardare il trasporto pubblico, siamo messi malissimo. Sulla qualità della vita, l’ultima’indagine Italia Oggi Università La Sapienza di Roma pone L’Aquila all’85mo posto, su 110 capoluoghi presi in esame, ed era 71ma nel 2015. Mantova, al primo posto. IlSole24ore mette Aosta al primo posto, Vibo Valentia al 110mo e L’Aquila al 60mo, secondo una media di indicatori che tuttavia, precipitano il capoluogo d’Abruzzo alla 90ma posizione per quel che riguarda Ambiente, Servizi e Welfare; alla 77ma per Lavoro ed Innovazione e alla 66ma per Risparmi e Consumi. Schizziamo in alto, alla settima posizione, guadagnando 67 posizioni per Demografia, Famiglia ed Integrazione, mantenendo identica, e cioè al 23mo, la posizione su Cultura, Tempo Libero e Partecipazione, perdendo infine tre posizioni, 39mo posto, su Giustizia e Reati. Spesa sociale, asili, copertura banda larga ed ecosistema urbano di Legambiente, ci precipitano tra le posizioni più basse. Per il 2017 Legambiente ci pone alla 47ma posizione, con un punteggio ottenuto dai risultati qualitativi di 16 indicatori che coprono sei aree tematiche quali aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia, sicuramente da approfondire e comunque Mantova resta al primo posto seguita da Trento e Bolzano. Probabilmente siamo messi bene su tempo libero e cultura per numero di ristoranti per abitante, mentre la demografia esplode per le nascite, dovute per lo più alle residenze stabili degli stranieri. Sul fronte occupazione e lavoro pur salendo di qualche posizione, sette dall’anno precedente, restiamo davvero in basso. Chiudendo il cerchio e in attesa delle analisi di fine anno, non si capisce ancora a quasi un decennio dal sisma, cosa vogliamo migliorare e partendo da dove.