Non c’è alcuna criticità nell’andamento della campagna vaccinale anti Covid 19 in Abruzzo, rimarca l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì.
Ad oggi in Abruzzo è stato somministrato il 73.3% delle dosi, 53mila 249, mantenendo sempre la riserva del 30% per non rimanere scoperti con il richiamo, ed è giustissimo.
1mln 315mila 604 i vaccinati in Italia: e quando affittiamo?
Ma in Regione oltre le percentuali aggiornate delle dosi non andiamo e non abbiamo dati aggiornati sull’andamento pandemico, è sempre più difficile ricomporre il quadro tra posti letto totali in area medica e posti letto in terapia intensiva, ricoveri e tasso di occupazione dei posti letto, capacità di monitoraggio, l’Rt almeno settimanale, come suggeriscono matematici e scienziati, visto che il dato giornaliero rende poco l’idea di un andamento veritiero, capacità di tracciamento, luoghi dove si registrano più contagi per capire bene se le chiusure imposte hanno una qualche ragion d’essere, perché non lo sappiamo se c’è un criterio, ma sono dati disponibili che pure non troviamo da nessuna parte.
Ufficialmente, una volta a settimana, i dati regionali vengono forniti al Ministero della Salute che li elabora per decidere chi va in zona rossa/arancione/gialla, sono dunque dati che abbiamo ma non sono pubblici e non sono raccolti in un quadro di sintesi che dia l’esatta misura del momento che stiamo vivendo.
In oltre un mese e mezzo la Asl dell’Aquila/Avezzano/Sulmona ha somministrato appena 12mila 700 dosi, compresi i richiami: 7mila persone vaccinate su 300mila abitanti, il 2,3%.
Gli ultraottantenni e i disabili attendono una chiamata da settimane e la piattaforma regionale va spesso in tilt. La Regione Abruzzo è la penultima in Italia e a oggi ancora non si conosce un calendario definito di chi e quando si dovrà sottoporre a vaccino nelle prossime settimane, denuncia il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci.
I dati devono essere pubblicati in maniera semplice e leggibile a tutti e la voce per diffonderli deve essere unica e ufficiale. Ma non sono pubblici.
Vogliamo vedere il piano vaccinazione come procede.
Chi stanno chiamando?
Quali ultra 80enni?
In base a quale criterio?
Teramo ha iniziato per prima, perché?, dall’inizio di questa settimana saremmo andati a regime, aveva detto la Verì qualche giorno fa, ma non abbiamo notizie ufficiali se non che è fissato per sabato 20 febbraio, l’avvio della campagna di vaccinazione del personale scolastico e universitario abruzzese. Le somministrazioni proseguiranno nei giorni successivi sia nei quattro capoluoghi di Provincia che nelle altre località, annuncia la Verì, sulla base di criteri oggettivi e ben precisi stabiliti da ogni Asl. Sì ma quali sono i criteri ben precisi? Non si sa perché restano segreti.
Abbiamo avuto dei momenti di respiro prima di quest’ultima violenta ondata che ha colpito finora l’area pescarese e chietina: perché non abbiamo approfittato per riprendere in mano tracciamenti? Tracciamenti e vaccini, sono le uniche parole d’ordine da cavalcare per intravedere una luce in fondo al tunnel, perché le chiacchiere se le porta il vento, gli ospedali sono di nuovo pieni e speriamo di non dover seppellire ancora morti, intanto andiamo avanti a tentoni senza conoscenze e dati certi, non si sa mai che succederà domani, il che alimenta ansie e preoccupazioni che francamente potremmo risparmiarci.