In riferimento al sistema random scelto dalla Asl dell’Aquila per la convocazione delle persone da vaccinare, il servizio di Igiene e il dipartimento di Prevenzione, sottolineano in una nota che per quanto riguarda la vaccinazione dei soggetti ultraottantenni, come da indicazioni regionali, e in base alla piattaforma informatica a disposizione del Dipartimento, ci si è attenuti al rispetto, in primis, delle manifestazioni di interesse avanzate dai cittadini aventi diritto registrati sull’apposito portale regionale. Attingendo da dette manifestazioni di interesse, il sistema informatico provvede all’individuazione dei nominativi per zona di appartenenza a macro area aziendale (L’Aquila, Sulmona, Avezzano, Castel di Sangro).
Facciamoci a capire però. Quando l’assessore Verì aprì le iscrizioni alla piattaforma, dichiarò ufficialmente la successiva somministrazione dei vaccini, sarà curata dalle singole Asl secondo i protocolli ministeriali e non sarà utilizzato il criterio cronologico rispetto alle adesioni formalizzate. Dunque in che modo il sistema provvede? Con quali criteri?
La Asl insiste, in questa fase ogni persona over 80 da vaccinare viene contattata telefonicamente dagli operatori del contact center. Nel caso di mancata risposta o impossibilità di potersi recare al centro vaccinale nel giorno indicato, il sistema informatico stesso sceglierà il primo over 80, con analoghe caratteristiche, da poter includere a sostituzione dell’assente o rinunciante. Sì ma in base a quali caratteristiche sceglierà? I protocolli ministeriali indicano delle priorità, il 9% degli ultra 80enni chiamato finora com’è stato selezionato? E perché una percentuale così bassa quando dovevano essere i primi con i sanitari?
Tale sistema, oltre ad offrire massima trasparenza, quale trasparenza?, permette di effettuare sedute vaccinali in ambito provinciale di oltre mille vaccinazioni al giorno, continua la nota, perfettamente in media con le somministrazioni vaccinali delle altre Asl, evitando le mancate presentazioni con conseguente rischio di spreco di vaccini. Le persone impossibilitate a recarsi nelle sedi vaccinali verranno trattate direttamente a domicilio mediante l’attivazione di un apposito team mobile.
La Asl dell’Aquila ha somministrato finora 16mila 288 dosi, per 6mila 360 vaccinati su 300mila abitanti. Dove sono i 500/1000 giornalieri vantati dalla fine di dicembre?
E intanto annunciano che si stanno progressivamente implementando i punti vaccinali. Dal primo marzo le vaccinazioni vengono somministrate unicamente nell’ex asilo nido dei via Ficara, di proprietà del Comune dell’Aquila, con 8 linee vaccinali 5 medici, 12 infermieri, 3 operatori socio sanitari e 2 amministrativi, a breve, assicura l’Azienda, è prevista l’attivazione di un secondo punto nella zona est della città, area ex tribunale post sisma.
D’altra parte, in Italia dovremo arrivare a 300mila somministrazioni al giorno, ha detto il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza. Le Regioni stanno iniziando con le fasce più vulnerabili mano a mano che si renderanno disponibili sempre più dosi di vaccino verrà meno il criterio delle categorie, è questione di mesi, nel secondo trimestre del 2021 è previsto un aumento molto elevato di dosi e da aprile avremo il nuovo monodose Johnson&Johnson speriamo in uno sforzo tale per arrivare a un più alto numero di vaccinazioni anche con le scorte dove l’incidenza è più elevata. E chi sa come andrà a finire qui da noi con quanti?, 210mila? abitanti da vaccinare nel territorio aquilano entro l’estate.