Puro, è un progetto urbanistico partecipato per l’area di Roio i cui contenuti sono stati presentati oggi, nel corso di una conferenza stampa, e potrebbero diventare presto realtà migliorando la mobilità, i tempi di percorrenza verso la sede universitaria di Roio ed i luoghi d’incontro della comunità, rifunzionalizzando gli spazi pubblici, partendo dai bisogni della gente che vive il territorio e che in questi mesi è stata ascoltata e coinvolta. Per il capogruppo Pd, Stefano Palumbo, che ne è stato il promotore è un metodo di lavoro che andrebbe diffuso anche sulle altre frazioni, una vera partecipazione e risultati che rischiano di cambiare davvero il quotidiano alle persone, mi spiega, raccontandomi come l’esperienza l’abbia portata anche a Sassa, con l’architetto Cucinella e come in questi mesi, a Roio, siamo riusciti a coinvolgere associazioni sportive, una delle quali ha riqualificato un percorso della Pineta per mountain bike. Potremmo fare altre attività sportive e migliorare la qualità di vita delle persone e degli studenti, diffondendo nuove modalità culturali da condividere. Dodici borse di studio per un’indagine a tutto campo, con gli abitanti di Roio Poggio, Roio Piano, Colle di Roio e Santa Rufina e circa 3mila studenti della facoltà di Ingegneria, a Monteluco di Roio. 270 questionari proposti ed interviste, cui hanno fatto seguito anche sopralluoghi sui sentieri e per le vie dei borghi. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione dell’associazione Viviamolaq, con il sostegno dell’amministrazione comunale, dell’Università dell’Aquila, che ha finanziato le borse di studio per gli studenti che hanno lavorato all’iniziativa, con il direttore scientifico, l’architetto Walter Nicolino dell’università di Ferrara che li ha seguiti e degli Usi civici di Roio.
Uno degli aspetti più significativi di questa operazione è il dialogo, momento essenziale per consentire alla nostra comunità di essere protagonista nelle scelte, ha detto il sindaco Pierluigi Biondi, il progetto, infatti, ha fatto perno su due elementi fondamentali per la collettività, la mobilità e gli spazi di incontro. Soprattutto nel primo caso, l’assessore Carla Mannetti ha già espresso apprezzamento per la predisposizione finale del Pums, il Piano urbano per la mobilità. Il direttore generale dell’Università dell’Aquila, Pietro Di Benedetto, ha poi sottolineato come l’ateneo sia stato particolarmente interessato a quest’iniziativa e abbia ben volentieri contribuito alla sua realizzazione, peraltro il complesso annesso al Santuario, sede della facoltà di Economica prima del sisma del 2009, una volta ristrutturato, potrebbe essere utilizzato dall’Università per altri scopi, anche più vicini alla comunità roiana e studentesca. Un esempio concreto di urbanismo partecipato da seguire.