All’evento di questa mattina sull’Amphisculputure di Beverly Pepper, presente la scultrice americana che ha donato l’opera alla città dell’Aquila, c’era tra le tante autorità intervenute Vladimiro Placidi, com’era giusto che fosse, fu lui, infatti, come assessore ai beni culturali della passata amministrazione a favorire l’intervento di Eni per il recupero della Basilica di Collemaggio, al quale fu poi collegata la riqualificazione del Parco del Sole e l’idea di far rinascere L’Aquila con l’arte, Nove artisti per la ricostruzione. Una prima parte di quel progetto, i primi tre artisti, fu illustrata e curata a Venezia da Roberta Semeraro, che stamattina ha presentato il suo libro Ricostruire con l’arte. C’è di buono che il progetto interessa parecchio al sindaco Biondi che aspirerebbe ad un nuovo mecenatismo, come ha dichiarato nel corso dell’incontro presentazione all’Emiciclo, che possa sostenere l’arte, le opere d’arte, i giovani artisti e su questo c’è un accordo con l’Accademia di Belle Arti e le altre due opere, la prima, appunto, il teatro scultura della Pepper al Parco del Sole; L’Arco Rovesciato di Mauro Staccioli, scomparso lo scorso gennaio, da posizionare nella visione dello scultore a piazza San Silvestro, ma potrebbe trovare una collocazione anche diversa, ed il labirinto giardino, di Hidetoshiu Nagasawa, scultore e poeta giapponese, venuto a mancare ad aprile, da insediare al Parco del Castello. La Fondazione Carispaq potrebbe farsi sostenitrice di quest’ultimo progetto artistico, d’altra parte il presidente Marco Fanfani, sensibile all’arte, aveva già firmato l’atto di donazione delle colonne di Narni, le due sculture della Pepper poste all’ingresso dell’opera al Parco ed arrivate all’Aquila dal Connecticut il 25 ottobre scorso. Dunque le prime tre aree individuate di rinascita sono il Parco del Sole, quello del Castello e probabilmente una piazza aquilana, per impostare un circuito artistico internazionale capace di generare rinascita. La mattinata si è conclusa con una coreografia di danza moderna, Rinascita, di Raffaella Mattioli, con Maurizio di Rollo (nella foto) che ha inaugurato l’anfiteatro. In pietra bianca e rosa, quella stessa della basilica di Collemaggio e di altre pavimentazioni a cui l’artista ha voluto ispirarsi, per omaggiare la città e favorire agevolmente la fruizione del luogo.