08 Ago 24

Troppe famiglie con i figli non possono permettersi le vacanze lontano da casa

Rispetto al 2021, nel 2022 è diminuita la quota di nuclei con figli che non possono permettersi vacanze lontano da casa. Ciononostante il fenomeno resta ampio. Riguarda il 30,2% delle famiglie con un figlio minore, il 29,9% con due bambini e sale al 45,7% in presenza di almeno 3 figli, informa openpolis.

Le vacanze estive rappresentano per bambine e bambini un momento in cui dare concretezza al diritto al gioco e al tempo libero, riconosciuto dalla convenzione Onu sui diritti dell’infanzia. Inoltre, offrono anche la possibilità di condividere esperienze con la propria famiglia, anche di formazione e crescita. Si tratta di prerogative fondamentali per tutti i minori, a maggior ragione durante la sospensione delle attività scolastiche.

Alla radice dell’impossibilità di fare vacanze lontano da casa vi è una deprivazione del nucleo familiare, più o meno marcata, variabile nelle diverse aree del paese. Si tratta di dati che purtroppo non è possibile ricostruire a livello locale. Tuttavia, scrivono nell’approfondimento, alcuni spunti di riflessione possono arrivare dall’analisi dei dati – a livello locale – sulle famiglie monoreddito con figli a carico e sull’incidenza dei contribuenti a basso reddito. Due fattori che possono rendere più difficoltoso per il nucleo potersi permettere spese di questo tipo.

Un primo riferimento utile per contestualizzare in chiave locale è la quota di famiglie anagrafiche che vivono di un solo reddito e che hanno a carico almeno un figlio con meno di 6 anni. Informazione che è possibile ricostruire per i comuni con oltre cinquemila abitanti.

Nell’ultimo anno prima dell’emergenza Covid, in media il 21,7% dei nuclei monoreddito si trovava in questa situazione. Una quota variabile tra i comuni italiani. Tra i capoluoghi, i valori maggiori si raggiungono ad Andria, dove nel 2019 oltre un terzo delle famiglie monoreddito aveva un minore a carico.

Le altre città in cui il fenomeno incide di più si trovano soprattutto al sud, ma non solo: Barletta (29,5%), Prato (28,2%), Napoli (25,3%), Trani (25,3%), Matera (25,1%), Palermo (24,8%), Crotone (24,3%), Latina (24,1%) e Vibo Valentia (24,0%).

Un altro riferimento utile arriva incrociando la quota di famiglie monoreddito con figli con l’incidenza di contribuenti a basso reddito.

In Italia nel 2019 1.587 comuni (sui 2.384 con oltre cinquemila abitanti) si sono caratterizzati per un’incidenza di famiglie monoreddito con figli superiore alla media nazionale (21,7% in quell’anno). Mentre sono 3.871 su quasi ottomila quelli dove la quota di contribuenti a basso reddito (ovvero inferiore a 10mila euro annui) supera il valore medio (28,3% dei contribuenti nel 2019).

I comuni che si trovano in entrambe le situazioni (alta incidenza di famiglie monoreddito con figli e bassi redditi) sono complessivamente 612. L’83,8% di questi si trova nel mezzogiorno.

Considerato che l’informazione è ricostruibile solo per i comuni con oltre cinquemila abitanti, quelli ad alta incidenza di famiglie monoreddito con figli e di contribuenti a basso reddito rappresentano il 25,7% del totale (612 su 2.384). Percentuale che varia tra le diverse aree del paese: si attesta al di sotto del 5% nell’Italia settentrionale, raggiunge il 20,6% nel centro, mentre riguarda il 46,9% dei comuni con oltre cinquemila abitanti nelle isole e il 72,9% di quelli del sud.

Questi dati, essendo basati anche sul reddito dichiarato, vanno chiaramente trattati con cautela, avvisa lo studio openpolis. Sia per l’impatto dell’evasione fiscale, che per il diverso potere di acquisto tra aree del paese. Tuttavia rappresentano un primo riferimento – da aggiornare con i futuri rilasci – per comprendere i possibili fattori di deprivazione tra le famiglie. Tra questi la rinuncia a spese che spesso nel parlare comune vengono considerate non essenziali, come le vacanze. Una visione ristretta, se si considera quanto possono essere importanti per la crescita dei minori momenti di svago lontano da casa, anche solo per qualche giorno.

 

* I contenuti dell’Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. I dati relativi alle famiglie anagrafiche monoreddito con figli a carico e quelli sull’incidenza dei contribuenti con meno di 10mila euro annui sono di fonte Istat (statistiche sperimentali) e Mef.