Dopo la pronuncia della Corte costituzionale i trabocchi si potranno ingrandire così come si potrà modificare la passerella di accesso, così WWF Abruzzo in una nota stampa.
Il Consiglio dei ministri a giugno dello scorso anno aveva impugnato la legge regionale n.7 del 10 giugno che prevedeva la possibilità di ampliare la superficie calpestabile dei trabocchi che ora fungono da ristoranti, fino a un massimo di 160 metri quadrati, con un’aggiunta di altri 50 metri per cucina e bagno. Secondo il Consiglio dei ministri la legge regionale avrebbe invaso la competenza dello Stato circa la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, ma la Corte costituzionale non ha ravvisato alcuna incursione da parte della Regione nelle funzioni statali.
Inoltre la Corte costituzionale non ritiene che l’attività di ristorazione e le relative indicazioni per la regolamentazione, quali la superficie sfruttabile o il numero di persone ospitabili, siano in contrasto con la tutela del patrimonio storico-culturale, prosegue il WWF, ma che si tratti invece di una valorizzazione finalizzata alla fruizione turistica.
Con grande rispetto accogliamo la decisione della Corte costituzionale riguardo alle competenze tra Stato e Regione, dichiara Filomena Ricci, delegato del WWF Abruzzo, ma restiamo convinti che trasformare i trabocchi in veri e propri grandi ristoranti su palafitte, concedendo la possibilità di aumentare volumetrie, finirà per snaturare la storia e l’immagine di quei luoghi. Non sempre l’esito delle discussioni legali è quello che si desidererebbe e la nostra associazione è abituata a rispettare comunque le decisioni, a maggior ragione se provengono dalla Corte costituzionale, ma a nostro avviso la legge regionale non fa un buon servizio alla cultura e al paesaggio abruzzese e probabilmente neppure al turismo.
La bellezza dei trabocchi sta nella loro unicità, nel loro essere un elemento caratteristico del paesaggio ben inserito nell’ambiente e simbolo dell’Abruzzo costiero. Chi arriva da fuori cerca questo, la peculiarità, il senso del luogo, la genuinità. La costa adriatica è piena di ristoranti sul mare, i trabocchi sono un’altra cosa, ingegnose e antiche macchine da pesca, sulle quali proporre una ristorazione semplice e tradizionale, il WWF, è bene ricordarlo, non è mai stato contrario a una piccola attività di ristorazione, accanto a momenti formativi, visite guidate, educazione ambientale, insomma presidi deputati al racconto di un territorio e della sua tradizione. Non certo semplici ristoranti sul mare, conclude la nota.
Trabocchi line, 5mln di euro
Intanto sono a disposizione della Regione 5milioni di euro per aggiornare tecnologicamente i treni e per aumentare il numero delle biciclette che sarà possibile portare nelle carrozze. Risorse che consentiranno di valorizzare Trabocchi line per raggiungere comodamente le splendide spiagge della costa dei Trabocchi fino al 13 settembre. Una nuova idea di viaggio di Trenitalia Abruzzo e Regione, committente e finanziatrice dei servizi ferroviari regionali, presentata questa mattina da Umberto D’Annuntiis, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale e Mauro Febbo, assessore al Turismo.
Fino a venti corse giornaliere di andata e ritorno, tutte green, che collegano direttamente le tre stazioni di Pescara Centrale, Porta Nuova e Tribunale, a quelle di questo suggestivo tratto della costa adriatica abruzzese, si potrà scendere in una qualsiasi stazione per godere delle bellezze naturalistiche e dell’enogastronomia, oltre alla promozione dell’intermodalità treno/bici/bus e alla strategia capace di trasformare la costa dei Trabocchi e, quindi, il trabocco in generale, in uno degli elementi maggiormente caratterizzanti il brand Abruzzo.
Gli orari del Trabocchi Line sono pubblicati sui sistemi di Trenitalia: da Pescara fino a Vasto e Termoli con 20 collegamenti nei giorni feriali (a partire dalle 5,05) e 16 nei giorni festivi (dalle 7,05).