Una commissione Territorio ad hoc, per capire cosa succede nella ricostruzione post sisma del Palazzo della Prefettura e come è potuto accadere che un progetto così impattante sia stato autorizzato, è la richiesta che il capogruppo Mdp-Art.1, Giustino Masciocco, ha fatto direttamente in Aula al presidente Rocci, perché inviti Sovrintendenza e Provveditorato ai Lavori Pubblici e si chiarisca chi abbia autorizzato un muro in cemento armato alto 14 metri su piazza Santa Maria di Bagno ed un piano in più, sull’ex conventino duecentesco, per il quale avrebbe presentato un esposto un noto professionista residente in via XX Settembre.
La delibera consiliare che autorizzò la cessione di una porzione di piazza per realizzare lo scempio potrebbe essere ritirata in autotutela, mentre a tutt’oggi non si capisce se i lavori proseguano oppure no.
Pare tutto un mistero.
Una seduta consiliare proficua per tre varianti urbanistiche presentate da privati, contro le quali la Giunta nulla può, ha riferito l’assessore Daniele Ferella, mentre può molto l’Aula perché deve riconoscere alle proposte una pubblica utilità. E così è andata stamattina.
Una per una residenza sanitaria assistita su via Roma; è stata poi la volta di un parcheggio interrato per 30 posti auto in piazza Santa Maria di Bagno, sostenuto anche con i fondi del bando Fare Centro, quindi il progetto di riqualificazione/diradamento abitativo zona ex Inam, da via XX Settembre, insieme al progetto definitivo per il recupero della scuola media Mazzini a Villa Gioia, senza tuttavia includere la palestra, cioè l’attuale sede consiliare.
Interventi spot, per le opposizioni, dietro i quali non si legge la volontà politica di un’idea di città più omogenea e che possa ricucire le storture edilizie degli ultimi decenni e l’incapacità di cogliere l’occasione del post sisma per togliere le tante brutture.
Un malcontento manifestato anche da Giorgio De Matteis, in più di un’occasione, oggi capogruppo di Forza Italia, per il quale è ora di parlare di Piano regolatore.
L’assessore all’Urbanistica, Daniele Ferella, lo proporrà mercoledì prossimo nel corso di una conferenza stampa con il sindaco Pierluigi Biondi.
Una stesura che richiama il lavoro fatto dal predecessore, che tuttavia non fu portato in Aula alla vigilia delle comunali perché non sarebbe passato non avendo avuto ampia partecipazione, ma che dovrà essere l’inizio di un percorso, che anche Ferella, confermando i consulenti della scorsa amministrazione, è disponibile ad intraprendere.
Un percorso che tuttavia De Matteis non vede a compartimenti stagni ma da condividere con la cabina di regia già istituita con precedente delibera di Giunta, e cioè tra gli assessori Fabrizi e Daniele, per le ricostruzioni privata e pubblica oltre alle attività produttive per quest’ultimo, Mannetti per la mobilità e Ferella per la pianificazione che dovranno oltre che ricucire un territorio disastrato e recuperare ove più possibile, far ragionare i vari livelli di pianificazione ed intersecarli, dal Pums, Piano urbano mobilità sostenibile al Piano del commercio, quello vigente è dei primi anni duemila, Piano parcheggi e finalmente, se fossimo ancora in tempo, un’idea di città, senza la quale De Matteis, promette guerra aperta.