Riconfigurare l’area a ridosso dell’incrocio tra la via di San Giuliano e via della Madonna Fore, nei pressi della fontana dei Patitucci, rendendola più fruibile e accessibile, valorizzare la rete sentieristica e ottimizzare i percorsi di accesso alla montagna e al convento che custodisce uno straordinario patrimonio architettonico, storico, artistico e museale.
È lo scopo dell’accordo operativo sottoscritto tra Comune dell’Aquila, la sezione aquilana del Club Alpino Italiano, l’Università degli studi dell’Aquila/Dipartimento Ingegneria civile edile/architettura ambientale, DIceea, e Ordine dei frati minori francescani provincia San Bartolomeo.
L’intesa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Fibbioni a cui hanno preso parte il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, l’assessore all’Ambiente, Fabrizio Taranta, il capo Dipartimento del settore tecnico dell’ente comunale, Lucio Nardis, Francesco Giancola, docente dell’Università degli studi dell’Aquila, il presidente della sezione aquilana del Cai, Vincenzo Brancadoro, e padre Marco Federici in rappresentanza dei frati minori francescani.
L’obiettivo è quello di migliorare i servizi, riqualificare un luogo identitario, liberarlo dalle auto, spesso parcheggiate in maniera selvaggia a causa del grande afflusso di appassionati di escursioni e passeggiate, renderlo più accessibile alle persone con disabilità, e ‘ricucire’ il tessuto urbano con quello naturalistico, spiega il sindaco Biondi. Ho sollecitato un confronto perché ritengo che quegli spazi, così cari per questa comunità, meritino maggior decoro e con il coinvolgimento del dipartimento Diceea dell’ateneo si è giunti a un progetto che mi auguro possa vedere la luce al più presto. Ringrazio il consigliere Leonardo Scimia per il lavoro di raccordo che ha svolto in questi mesi tra i vari soggetti interessati.
Come amministrazione siamo consapevoli dell’importanza della Madonna Fore, di San Giuliano e del convento dei frati minori per gli aquilani, ha aggiunto l’assessore Taranta. Subito dopo la sigla dell’accordo inizierà il coinvolgimento degli altri settori interessati, dalle opere pubbliche, alla mobilità, all’urbanistica: apriremo un tavolo tecnico per individuare le soluzioni più opportune, partendo dalla solida base fornitaci dall’Università.
La razionalizzazione di quella porzione di territorio consentirà di avvicinare ulteriormente la città a quello che è un vero e proprio parco urbano territoriale.