Confcommercio Abruzzo, rappresentando le istanze di centinaia di operatori commerciali, ha rivolto un forte appello, tramite una nota inviata ieri all’amministrazione regionale, affinché venga finalmente affrontata, con ogni urgenza, la grave problematica dei danni causati alle attività economiche dall’apertura prolungata di cantieri stradali per la realizzazione di opere di pubblica utilità.
Pur trattandosi, infatti, di iniziative destinate a migliorare la fruibilità dei centri abitati da parte della popolazione e, quindi, a migliorarne la qualità della vita, esse spesso inevitabilmente richiedono, per la loro esecuzione, interdizioni o deviazioni al traffico veicolare e pedonale.
Tali modifiche alla circolazione stradale, in special modo se prolungate, determinano gravi pregiudizi economici alle aziende commerciali ed artigianali situate nelle aree interessate dai lavori, dovuti non solo al mancato guadagno ma anche alla progressiva riduzione della clientela. Appare quindi necessaria l’emanazione di una legge regionale, così come già avvenuto in altre Regioni d’Italia, contenente la previsione di un fondo dedicato al risarcimento, almeno parziale, dei danni, documentabili fiscalmente da parte degli imprenditori interessati, causati dalla chiusura prolungata, totale o parziale, delle strade per l’apertura di cantieri che, proprio in virtù della loro pubblica utilità, consentono la creazione di un pubblico fondo di indennizzo.
La nostra organizzazione, sempre attenta alle esigenze delle imprese dei settori che essa rappresenta, aveva già dal 2016 posto in evidenza la necessità di un provvedimento legislativo regionale in materia sollecitando in tal senso le Istituzioni Regionali, dichiarano il presidente e il direttore regionali Roberto Donatelli e Celso Cioni, ed ora siamo pienamente soddisfatti che il vice presidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo abbia raccolto finalmente il nostro appello, auspicando che al più presto si arrivi ad una proposta di legge, per la quale siamo disposti a fornire il nostro contributo e la nostra collaborazione, che racchiuda criteri e modalità idonei a risolvere una problematica che sempre più sovente arreca danni, spesso irreversibili, alle aziende commerciali della nostra Regione.