05 Lug 25

Riserve Naturali Regionali, lettera aperta su tagli e incertezze per il futuro

Siamo donne e uomini che ogni giorno si prendono cura di luoghi straordinari. Lavoriamo per le Riserve Naturali Regionali dell’Abruzzo: spazi vivi di biodiversità, educazione, tutela del territorio e accoglienza sostenibile. Negli ultimi mesi abbiamo continuato a svolgere le nostre attività con senso di responsabilità, nonostante gravi incertezze: abbiamo mantenuto sentieri e centri visite, accolto scuole e turisti, tutelato habitat preziosi, garantito un presidio costante del territorio.

Lo abbiamo fatto anche dopo un taglio del 22% ai fondi regionali e senza alcuna certezza sull’erogazione delle risorse promesse per il 2025.

In questi giorni, con ulteriore preoccupazione, apprendiamo che è stato deliberato un nuovo taglio ai finanziamenti, di cui non sono ancora noti né l’entità né l’impatto sulle singole Riserve. È un fatto concreto, che rischia di compromettere definitivamente un sistema già fragile.

La crisi, però, non è più soltanto potenziale: è già realtà. Una Riserva naturale regionale – quella del Lago di Serranella – ha già dovuto sospendere ufficialmente tutte le attività a partire dal 1° luglio 2025.

Altre Riserve si trovano nella stessa condizione, e rischiano di chiudere proprio nel cuore della stagione estiva.

Ci troviamo di fronte a un paradosso insostenibile: da un lato, le Riserve vengono celebrate come modelli di turismo verde e rigenerazione dei territori; dall’altro, vengono private delle risorse minime per svolgere i loro compiti essenziali.

Le Riserve non sono spazi ornamentali. Sono presìdi attivi e strategici dove ogni euro pubblico genera lavoro, sicurezza ambientale, educazione, benessere collettivo e attrattività territoriale.

Non chiediamo privilegi. Chiediamo rispetto. Chiediamo certezze. Chiediamo responsabilità.

In particolare, chiediamo che la Regione Abruzzo comunichi ufficialmente, con urgenza, l’entità e la tempistica delle risorse per l’anno 2025; ripristini almeno i livelli di finanziamento del 2024, già ridotti rispetto agli anni precedenti; riconosca che il lavoro quotidiano svolto nelle Riserve è un servizio pubblico essenziale, al pari di altri presìdi territoriali.

Parliamo con la voce di chi ama e difende questi luoghi da anni. Con la dignità di chi lavora nei boschi, nei centri visite, lungo i sentieri, tra le scuole, nelle aree umide e sulle vette. Con il senso di responsabilità di chi, nonostante tutto, non ha mai smesso di esserci.

 

*Lettera aperta dei Sindaci, Direttori, Operatori e Lavoratori delle Riserve Naturali Regionali d’Abruzzo a chi governa la nostra Regione, ai cittadini abruzzesi, a chi crede ancora nel valore del bene comune