Sulla ripresa economica del post sisma del 2009, lo Stato prenderà 4milioni e 400mila euro. 1.5milioni per il 2016, per “azioni di sistema”, che gestirà la Presidenza del Consiglio dei ministri con la Struttura di Missione. Bei milioni che preleveranno direttamente dal 4%, per attività trasversali di supporto alle amministrazioni responsabili degli interventi per l’attuazione, il monitoraggio e la valutazione degli interventi. Risorse vere che lo Stato succhierà ed incasserà fino al 2020 per istruttorie e controlli burocratici, quando il territorio non ha visto che pochi centesimi di quei fondi della ricostruzione destinati alla rinascita. Il Cipe ha assegnato una prima parte, 36milioni di euro per il 2016, circa 75milioni di euro per il triennio 2016/2018 su una serie di assi economici che non hanno una ratio comune e che la gente e gli esercenti non riescono a sentire come qualcosa di concreto che li possa aiutare davvero. Venti milioni di euro per i centri storici, 5milioni nel 2016, ma i bandi per gli sgravi ancora non partono; 15milioni per il rafforzamento del sistema industriale, 4.5milioni per il 2016; 10milioni per l’attrattività turistica nel cratere; 13milioni e 200mila euro per le potenzialità culturali del cratere, 3milioni per l’anno passato, ma continua a mancare la rete con il capoluogo e non ha provato ancora nessuno a crearla; 150mila euro per la Scuola internazionale che dovrebbe attrarre ricercatori e coinvolgere gli studenti aquilani; 10milioni di euro per un progetto dell’Infn; un milione e 800mila euro per l’anello ottico che faccia comunicare la Pubblica amministrazione, gestito dall’Università dell’Aquila, ed infine, la fetta che spetta allo Stato, quella bella fetta da quattro milioni e quattrocentomila euro per soli cinque anni, solo per la burocrazia. Non sono troppi? Non è fortissima la sensazione che stanno mangiando sulla nostra pelle senza preoccuparsi ancora della rinascita concreta? Il brutto è che tutto ciò continua passare come una cosa normale, ma normale non è perché sono soldi per la gran parte sottratti all’economia reale che deve riprendersi. C’è qualche politico che lo abbia notato?