18 Set 19

Ricostruzione al 76%, ecco i commissari

Ricostruzione privata al 76%, è questo il bilancio del titolare Usra, Ufficio speciale per la ricostruzione, Salvo Provenzano, in seconda commissione, chiesta specificatamente dal capogruppo Articolo uno Giustino Masciocco, per fare il punto.

Un miliardo e sette 800milioni di euro stimati per ultimarla, una fine istruttoria delle pratiche entro il 2021, provando ad aumentare il ritmo, ha dichiarato Provenzano, e la chiusura dei cantieri al 2023/2024.

Dunque serve una Legge di stabilità che stanzi altre risorse.

I ritardi nelle frazioni si registrano perché bisogna appurare la titolarità delle proprietà, spesso mancano le successioni e non sempre i titolari sono legittimati a prendere l’indennizzo pubblico, non riusciamo ad andare spediti, ha spiegato Provenzano.

Sulle polemiche del cambio di procedura nei nostri borghi, Roberto Evangelisti, dirigente alla ricostruzione privata, da qualche mese da Fabriano all’Aquila e con un’esperienza post sisma, ha spiegato che il loro compito è restituire le abitazioni principali ed è nello spirito della norma, se raggiungono il 51 per cento di un aggregato si procede in anticipo.

Così anche Provenzano, l’approccio è chiudere le pratiche, se c’è il 51% di abitazioni principali riperimetriamo la porzione e procediamo, ciò non produrrà una ricostruzione a macchia di leopardo non meno di quanto influiscano le schede parametriche parte seconda che arrivano senza logica, perché non seguono cronologicamente la parte prima. Le scadenze per la seconda ci sono, massimo 90 giorni dall’avviso per la presentazione, non li rispetta nessuno, non siamo riusciti ad ottenere delle penali, i nostri emendamenti non sono mai passati, ha ricordato il titolare Usra.

Vittorio Fabrizi

Una situazione che evolve in continuazione, ha detto l’assessore Vittorio Fabrizi, già dirigente, le cose cambiano, cambiano le esigenze bisogna sempre guardare avanti, il 2009 lascerà sicuramente una città più sicura ma sulla sicurezza bisogna sempre tenere alta la guardia. E comunque l’andamento della parte seconda delle pratiche risulta crescente.

Si aggiorneranno sul dato che cambia ogni sei mesi in commissione.

Stanno affrontando la coda difficilissima della vecchi procedura per 78 pratiche residuali. Sono stati svolti degli incontri per un’istruttoria speditiva, 23 titolari hanno aderito all’avviso.

55, in assenza di ulteriore riscontro, saranno definitivamente archiviate. Se cambieranno idea, potranno procedere con la scheda parametrica. 80 pratiche saranno così commissariate.  

Tra le innovazioni introdotte in questo primo semestre, un decreto che aumenta il contributo per lavorazioni di materiali da portare in centri storici non raggiungibili, l’anticipazione del 50% per indagini già effettuate sul suolo e un buon modello da esportare, per Provenzano, vari appuntamenti internazionali lo dimostrano, verosimilmente tra qualche anno la ricostruzione privata finirà, ha aggiunto.

Arrivano i commissariamenti. A breve sarà pubblicato l’elenco, quindi l’estrazione, ma non sarà indolore, ha avvisato Evangelisti. Abbiamo 46 consorzi; 80 pratiche vecchia procedura che hanno il contributo; 302 scheda parametrica parte seconda con ritardi fino a 1.200 giorni e 15 consorzi che hanno chiesto spontaneamente di essere commissariati.

Il decreto di immissione in possesso non sarà senza conseguenze, le difficoltà non saranno poche credo nei tavoli di concertazione, con il tavolo delle professioni cerchiamo di individuare e condividere soluzioni.

 

Qualche numero.

Centro storico del capoluogo. Scheda parametrica parte prima. Su 380 pratiche presentate, il 98% è stato istruito.

Centro storici frazioni più danneggiate. Scheda parametrica parte prima. Su 618 pratiche presentate, l’89% è stato istruito. Bene Tempera con il progetto unitario presentato, è al cento per cento.

Da istruire oltre il 70% delle altre frazioni.

Per la parte seconda della scheda parametrica siamo al 93% delle istanze istruite nel centro storico del capoluogo. Mediamente al 70% nelle frazioni più danneggiate, al 12% sul resto del territorio.