La basilica di San Bernardino è stata riaperta a maggio, la chiesa di San Biagio è finita così come quella di Cristo Re, San Pietro è a buon punto, nel quartiere più antico dell’Aquila, e anche alle Anime Sante i cantieri procedono, è pronta la chiesa di San Vito alle 99 Cannelle, quella di Santa Maria Di Farfa, vanno avanti i lavori al Santuario di Roio, hanno finito quella di Onna, ed iniziano a Santa Giusta, almeno l’ultima delibera Cipe di agosto, ha pianificato 2milioni di euro per un secondo lotto, cominciano poi alla Basilica di Collemaggio grazie alla sponsorizzazione Eni. Lavori eseguiti grazie ai contributi di pubbliche amministrazioni come la Regione Liguria per Roio, in parte il Comune di Trieste per San Pietro, e poi la Francia e la Germania, rispettivamente per le Anime Sante ed Onna, una fondazione per San Biagio e via dicendo. Sulla basilica di San Bernardino, oltre al Montepaschi è intervenuto lo Stato, la chiesa appartiene al Fec, il Fondo degli edifici di culto del Ministero dell’Interno, che ha personalità giuridica e l’ha concessa in comodato d’uso all’Ordine dei frati minori, che ne curano la manutenzione ordinaria e che hanno potuto riaprirla grazie al Provveditorato ai Lavori pubblici che ha appaltato i lavori. Questa chiesa porta nel proprio aggregato strutture militari perché fu annessa al demanio militare con la requisizione ottocentesca dei beni ecclesiastici, tornò poi al Comune, quindi al Fec, che ne cura attraverso la Prefettura l’amministrazione. Una storia affascinante che approfondirò. E’ l’unica basilica recuperata dopo sette anni dal sisma del 2009. La cattedrale di San Massimo, con la chiesa di Santa Maria Paganica e quella di San Marco sono abbandonate e scoperchiate da quella notte. Scoperchiate perché la normativa non è ancora chiara, i prelati avrebbero voluto essere trattati come normali privati proprietari, quindi avevano inserito chiese e canoniche negli aggregati per la ricostruzione, come la cattedrale, in quello di San Marciano. Causando però un braccio di ferro con lo Stato che vuole invece le gare. Si dovrebbero fare, le farà il Mibact, quindi le Sovrintendenze, ma non è ancora scritto in nessuna legge e sono passati sette anni.