Negli ultimi cinque anni le presenze turistiche all’Aquila sono aumentate in maniera significativa, soprattutto nel periodo estivo, nonostante la pandemia. Lo dicono i dati Istat e di Regione Abruzzo Dipartimento sviluppo economico e turismo, elaborati dal settore Studi e Ricerche del Comune dell’Aquila in collaborazione con l’Osservatorio culturale urbano, prima iniziativa in Italia per valutare e indirizzare le politiche di settore, nato dalla sinergia d’intenti tra l’ente comunale e il Gran Sasso Science Institute, spiega una nota istituzionale.
Nello specifico, gli arrivi di turisti nel trimestre luglio-agosto-settembre sono aumentati del 48,4% comparando il 2021 con il 2017.
Prendendo in esame il singolo mese di agosto, nel 2021 (rispetto al 2017) è stato registrato un +57,8%.
Un trend positivo che segue quello registrato nello stesso mese del 2020, anno dell’esplosione del coronavirus, con L’Aquila che fece segnare un +26,5,% a fronte di un decremento nazionale del 23,1%.
C’è di più: le presenze di turisti italiani in strutture ricettive è aumentata del 58,1% nel 2021 rispetto al 2017, sempre nel trimestre luglio-settembre.
Le presenze di turisti stranieri in strutture ricettive sono state fortemente influenzate dalla pandemia, soprattutto nel 2020, pensiamo alle restrizioni sui voli internazionali piuttosto che alle regole sanitarie che ogni paese del mondo ha adottato per contrastare la pandemia. Prendendo in esame, però, il mese di agosto nella singola annualità 2021 è stato annotato un balzo del +76,3% rispetto all’anno precedente.
Infine, analizzando il 2021 rispetto al 2020, circoscrivendo l’esame al solo territorio provinciale, si nota che gli arrivi turistici sono aumentati nella città dell’Aquila del 18,7% su base annua mentre il territorio provinciale segna un -6.6%.
Alla conferenza stampa hanno preso parte il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, rappresentanti della municipalità, Alessandro Crociata, direttore Osservatorio culturale urbano città dell’Aquila e Maria Giovanna Brandano, componente Osservatorio urbano ed esperta di cultura e turismo.
E’ un dato importante che probabilmente andrà consolidato negli anni, visto che proprio a causa della pandemia, i piccoli territori sono quelli privilegiati dal turista più esigente. Peraltro il turismo mordi e fuggi, che caratterizza ormai un trend generale, non solo aquilano, andrebbe attratto con pacchetti turistici capaci di stimolare strutture ricettive, accoglienza, ristorazione, cultura, enogastronomia e bellezza dei borghi circostanti a un’offerta più significativa, non solo dunque la città, la bellezza che rinasce o le macerie ancora da recuperare, in particolar modo nel patrimonio culturale, ma anche e soprattutto una scelta qualificata che potrebbe spingere il turista più curioso a rimanere di più nella nostra terra, per essere sicuro di non essersi perso nulla.