Un milione di euro alla città di Pistoia, Capitale italiana della cultura 2017. Siamo orgogliosi del lavoro duro che abbiamo svolto, ha commentato il sindaco Samuele Bertinelli, vincente è stata la solidità del progetto, perché abbiamo sistematizzato le politiche pubbliche per la cultura, che da sempre sono il lievito delle altre politiche. Il sapere è il primo dei diritti di cittadinanza, investiamo in cultura più del doppio della media nazionale degli altri Comuni, Pistoia ha un sistema bibliotecario, archivistico museale ed una rete di teatri di straordinario valore, ha una storia di duemila anni, mille dal libero Comune, credo che questa nostra capacità silenziosa e operosa di produrre cultura senza proclami, sia stata apprezzata. In più – ha spiegato il Sindaco in un’intervista a RadioRai – di certo utilizzeremo il milione di euro del Mibact ma per le iniziative proposte nel dossier avremmo anche potuto farne a meno, sono tutte finanziate da risorse territoriali che avremmo realizzato comunque, questo milione di euro e la notorietà che deriverà a Pistoia dalla scelta, ci aiuterà a potenziare ed arricchire un’offerta importante con un complesso di eventi, che ci renderanno degni di essere capitale italiana della cultura per un anno. In questo anno lavoreranno al recupero dell’area del vecchio ospedale cittadino, – ha proseguito – un terzo delle funzioni pubbliche della città storica che nel cuore della città medievale si trasforma in un polo di funzioni museali, culturali oltre che in una cittadella della salute significativa, e ad una grande mostra internazionale dedicata a Marino Marini, figlio illustre di questa nostra città. Vogliamo rileggere uno dei grandi classici della scultura italiana ed internazionale e lo faremo diffondendo le sue opere. Stessa vitalità dell’Aquila no? Pistoia ha 90mila abitanti circa e nell’ultima classifica delle province italiane ha recuperato 22 posti, segno evidente che la decadenza di tanti territori non dipende solo dai tagli alla cultura ma dalle capacità del saper fare. Complimenti a Pistoia.
Pistoia, fare cultura senza proclami
