Un autobus che va a piedi, formato da bambine e bambini che, in gruppo – e accompagnati da adulti – vanno da casa a scuola e viceversa. E’ questo il progetto Piedibus, la cui fattibilità tecnico-economica è stata approvata dalla giunta comunale dell’Aquila. La prima attuazione sarà sperimentata nella frazione di Pianola, attraverso un protocollo d’intesa con la scuola primaria della località in questione, appartenente all’istituto comprensivo Gianni Rodari.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Città sostenibili nella terra dei parchi”, il programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-lavoro e casa-scuola fra i Comuni di L’Aquila, Avezzano, Celano, Sulmona e Pratola Peligna”, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare ee in attuazione del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) del capoluogo abruzzese.
I percorsi del progetto sono due, spiega l’assessore alla Mobilità, Paola Giuliani, uno va dal parcheggio antistante il cimitero fino alla scuola di Pianola e l’altro dal parcheggio del cimitero fino al villaggio dei Map. In questa prima fase sarà attivato il primo, dal parcheggio del cimitero fino alla scuola e, in caso di esito positivo, e con un adeguato approvvigionamento delle risorse necessarie, sarà operativo anche il secondo, dai map al parcheggio del cimitero.
Si tratta di un vero e proprio autobus originale, prosegue Giuliani, con fermate intermedie, capolinea e orari. L’amministrazione comunale fornirà gratuitamente alle bambine e ai bambini, nonché agli adulti volontari che li accompagneranno, giacche, impermeabili o pettorine dello stesso colore e fluorescenti per maggiore visibilità e sicurezza e si occuperà di allestire il percorso pedonale, attraverso l’apposizione della segnaletica.
Formazione e incontri sulla sicurezza e sull’educazione stradale completeranno il progetto.
E’ un’attività che promuove l’esercizio fisico nei bambini, combattendo la sempre più diffusa sedentarietà infantile, ne aumenta l’autonomia e ne accresce il senso civico e l’autoconsapevolezza, concorrendo a ridurre la dipendenza dai veicoli a motore e il traffico veicolare in prossimità dei complessi scolastici, con uno sguardo speciale alla sicurezza, conclude.