Sono stati presentati a fine luglio i collaboratori che parteciperanno alla redazione del Piano urbanistico comunale (Puc) dell’Aquila, la nuova denominazione dello strumento di governo del territorio.
Contenimento di suolo, retrocessioni; miglioramento della qualità urbana, (Stazione ferroviaria, parcheggio del Viale della Croce Rossa); riduzione dei fattori di rischio sismico con la microzonazione sismica affidata all’INGV; tutela, valorizzazione e preservazione del territorio nelle sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche, Piano quadro tratturi, sono le attività propedeutiche alla stesura del Piano. In attuazione della Nuova Legge Urbanistica, il Comune dovrà provvedere alla perimetrazione del territorio urbanizzato, un primo momento di riflessione e di attenta analisi del territorio, una sfida ulteriormente aggravata dalla frammentazione urbanistica post-sisma Progetto C.A.S.E., M.A.P., M.U.S.P., spiega l’assessorato per arrivare portare alla successiva stesura del (Puc) che semplifichi, razionalizzi e attualizzi l’eredità del vecchio Piano regolatore generale, che sia il piano di una città più sicura, più fruibile, più accogliente.
I consulenti della struttura sono Pierluigi Mantini, aquilano, docente di diritto urbanistico da oltre trenta anni nell’Università di Firenze e poi nel Politecnico di Milano, i professori dell’università dell’Aquila Marcello Di Risio, Donato Di Ludovico, Alessandro Marucci, Francesco Zullo e il professionista Domenico Cimini, informa una nota istituzionale.
Abbiamo voluto farci supportare da personalità di elevato spessore nel percorso che ridisegnerà l’assetto del territorio del capoluogo abruzzese, hanno spiegato a margine della presentazione il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore all’Urbanistica, Francesco De Santis. La legge regionale 58 del 2023 ci impone di provvedere alla perimetrazione del territorio urbanizzato attraverso un primo momento di riflessione e di attenta analisi del Comune e, con l’ausilio di questi professionisti nei vari campi di interesse urbanistico, potremo svolgere tale compito con la massima efficacia.
Biondi e De Santis hanno inoltre precisato che i collaboratori in questione, hanno la missione di elaborare un Piano sicuro, sostenibile, ma soprattutto agile e in grado di favorire coloro che avranno l’intenzione di riqualificare e di investire in città e nel territorio comunale. A dicembre avremo la microzonazione di primo e terzo livello sull’intero territorio comunale, grazie al lavoro dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), che andrà a costituire il tessuto su cui sarà impostata la futura pianificazione, perimetrando le aree dove non sarà possibile costruire in quanto zone ad elevato rischio sismico. L’altra missione è la riduzione di consumo di suolo, anticipato con il ‘Bando verde’ per la retrocessione di terreni edificabili ad agricolo e rispetto dell’abitato, retrocessioni da edificabile in agrario, (per le quali sono state accolte 202 domande ndr); ne consegue che il primo input è quello di rigenerare l’esistente e di non costruire in modo dissennato e invadente.
Anche se centri e gallerie commerciali fioriscono a vista d’occhio, sotto la spinta di ricorsi ai giudici amministrativi che nominano commissari che danno il via libera in carenza di un’innovata pianificazione generale assente da circa 50 anni, nonostante il devastante sisma del 6 aprile 2009.
Meno vincoli e più progetti, per il professor Pierluigi Mantini. L’Aquila è ai primi posti nelle statistiche nazionali per esubero di patrimonio edilizio esistente in rapporto alla popolazione insediata, non serve un’urbanistica di espansione, occorre riordinare, riqualificare, rigenerare, semplificare. Il piano urbanistico tende a restituire valore alle case e ai luoghi di vita e di lavoro degli aquilani, anche in termini economici, per fare della città, come nella sua identità, una piccola capitale di storia, cultura e natura, con importanti uffici e lo sviluppo crescente dell’economia circolare. Sarà un piano interamente digitale, consultabile sul telefonino.