Il dirigente Tiziano Amorosi è stato assolto in Appello, con formula piena, dal reato di peculato per l’utilizzo di auto blu nell’amministrazione provinciale presso cui prestava in precedenza servizio, in primo grado era stato condannato a 10 mesi. Si chiude, finalmente, una vicenda che per anni ha interessato un professionista eccellente, dalle indubbie e unanimemente riconosciute capacità e doti umane che opera, così come ha fatto sempre nel corso della sua brillante carriera, nel rispetto della legalità e delle norme. In questo lungo periodo il dirigente ha continuato a lavorare in maniera esemplare a servizio della comunità, pur nella particolare condizione emotiva ma confortato dal sostegno della famiglia e quanti non hanno mai smesso di manifestargli affetto e vicinanza, commenta il sindaco Biondi in una nota. Non avevo dubbi sull’esito positivo di un procedimento che Amorosi ha affrontato con serenità e fiducia nella magistratura.
Sentenza per dirigente, non può firmare
Nella giornata odierna è stato notificato, agli uffici comunali di Palazzo Fibbioni, il dispositivo della sentenza non definitiva di primo grado del Tribunale dell’Aquila, con relativa sospensione della pena e non menzione, nei confronti del capo dipartimento beni e servizi al cittadino, nonché dirigente dell’ente, Tiziano Amorosi. Lo stesso sta usufruendo di un periodo di ferie, mentre nei giorni scorsi è stato invitato dal segretario generale a non procedere in atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno. 8 luglio 2020.
Auto blu, 10 mesi a dirigente comunale
Abbiamo appreso della condanna a dieci mesi, pena sospesa – per presunte irregolarità nell’uso dell’auto di servizio per due viaggi a Pescara avvenuti oltre 6 anni fa, mentre era in servizio alla Provincia dell’Aquila – del capo dipartimento beni e servizi al cittadino, nonché dirigente del Comune dell’Aquila, Tiziano Amorosi.
Lo scrive in una nota il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, con la Giunta comunale.
Siamo convinti che la giustizia debba fare il suo corso: resta un elemento di garanzia e serietà del lavoro che ciascuno di noi svolge rispetto alla comunità. Nell’ambito della riorganizzazione dell’ente, abbiamo fortemente voluto che Amorosi dedicasse la sua professionalità e serietà mettendo a disposizione la sua indiscutibile esperienza a servizio della città dell’Aquila.
Gli obiettivi raggiunti a oggi, non ultimo la ‘riparazione’ dei conti dell’amministrazione, ci hanno dato ragione. Confermiamo, dunque, in maniera convinta, fiducia nel professionista e nell’uomo, augurandoci tutti, per lui, per noi, per la città, di affrontare con serenità la necessaria fase dell’appello esprimendo sostegno e solidarietà al dirigente, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura, conclude la nota.
Tiziano Amorosi dovrà essere sospeso dall’incarico in virtù della legge Severino secondo la quale i condannati per delitti contro la Pubblica amministrazione, anche in via non definitiva, non potranno ricoprire incarichi pubblici per 5 anni. Non potranno essere nominati vertici nelle amministrazioni statali, regionali e locali; amministratori di enti pubblici, di livello nazionale, regionale e locale; non potranno ricoprire incarichi dirigenziali, interni e esterni, comunque denominati, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello nazionale, regionale e locale; incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico, di livello nazionale, regionale e locale; incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo nelle aziende sanitarie locali del servizio sanitario nazionale. Biondi dovrà ora nominare un sostituto. 30 giugno 2020.