24 Set 21

Parco della Memoria, non c’è mai pace

Sono onorato che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, abbia accettato di essere all’Aquila, martedì 28 prossimo.
Sarà l’occasione per fare il punto sulla ricostruzione della nostra terra: una ricostruzione bella, sicura, che passa attraverso la memoria di quello che per noi e per il Paese ha rappresentato il 6 aprile 2009.

Con lui, il ministro per il Sud, Mara Carfagna. Insieme visiteremo il Parco della Memoria, insieme sigleremo simbolicamente l’ultimo avvio del procedimento di ricostruzione privata attivato dall’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila, così, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi.

 

Vittorini: “Non parteciperò alla passerella”

Mi duole farlo, ma oggi devo prendere una posizione netta per stigmatizzare quanto accaduto, replica Vincenzo Vittorini, familiare Vittime Sisma L’Aquila 6 aprile 2009.

Questa mattina vengo chiamato dalla segreteria del Sindaco dell’Aquila che mi annuncia la prossima inaugurazione del Parco della Memoria che avverrà martedi 28 Settembre, dopo che il Comune stesso ha ricevuto la conferma dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, deduco, per la probabile presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Vincenzo Vittorini

Per un evento così importante avevamo chiesto ed ottenuto, di comune accordo con il Comune dell’Aquila, lo spostamento dell’inaugurazione dal 6 aprile u.s. (in piena pandemia Covid) ad un periodo più tranquillo per permettere la partecipazione da un lato di tutti i familiari delle vittime o di una rappresentanza degli stessi e dall’altro la partecipazione della città per un momento di condivisione e per superare le annose diversità di opinione riguardo il luogo della memoria che non è di qualcuno, ma è e sarà sempre dell’intera città.

Oggi vengo improvvisamente a conoscenza che martedì prossimo ci sarà, o dovrebbe esserci, l’inaugurazione del Parco della memoria, in cui sia i familiari delle vittime che i cittadini rappresenterebbero degli orpelli o peggio  delle marionette di una manifestazione prettamente politica che mette, per me, definitivamente la parola fine su un’annosa vicenda che purtroppo ha visto il Parco della memoria come un punto di divisione della città piuttosto che come luogo di unione della cittadinanza tutta colpita dalla tragedia del 6 Aprile 2009.

Essere invitati in data 23 settembre 2021, a soli 5 giorni dalla manifestazione, rappresenta lo schiaffo definitivo e la beffa che questa città e la sua amministrazione, presente e passata, hanno dato alle vittime e ai loro familiari. Un preavviso cosi breve, probabilmente per assicurarsi la presenza di illustri rappresentanti politici a discapito di persone comuni, rende la cerimonia di inaugurazione del Parco della memoria una passerella a cui non parteciperò e spero che non partecipino né i familiari delle vittime né la cittadinanza.
Sono esterrefatto e profondamente indignato ed addolorato.

 

Biondi: “Risentimento che la città non merita”

Pierluigi Biondi

Sono e sarò sempre umanamente vicino alla sofferenza di Vincenzo Vittorini. Ma sono anche sinceramente e profondamente sorpreso dalle sue affermazioni, riferite alla prossima inaugurazione del Parco della memoria. Parole cariche di risentimento che questa città e questa amministrazione non meritano, reagisce il sindaco Biondi.

Parlare di ‘schiaffo’ non mi sembra corretto, oltre che irriguardoso. Ricordo che, da sindaco di Villa Sant’Angelo, a gennaio 2010, feci realizzare il primo monumento dedicato alle vittime del terremoto. Appena abbiamo avuto la conferma della presenza del premier Draghi e del ministro Carfagna, subito dopo la Prefettura e le Forze dell’ordine, Vincenzo Vittorini è stata la prima persona che ho chiesto venisse avvisata dalla mia segreteria. Ritengo che la partecipazione di un presidente del Consiglio dei ministri in città e di un esponente del governo nazionale, con agende comprensibilmente fitte, per onorare uno spazio della comunità dedicato al ricordo, sia motivo di orgoglio. Un sentimento condiviso da altri familiari delle vittime del sisma che hanno assicurato la loro presenza.

Non c’è memoria senza ricordo: per questo abbiamo cercato con ogni sforzo, condividendo e modificando alcune parti del progetto originario anche con i parenti delle vittime oltre che con i residenti, di restituire alla comunità un’area in cui questi due sentimenti potessero essere coltivati quotidianamente. Perché quello del 6 aprile 2009 è un dolore indelebile e, soprattutto, collettivo, conclude il sindaco, con un appello alla partecipazione, a quello che ritengo il più importante e qualificante momento pubblico della nostra città. Già da tempo avevo invitato a presenziare il premier Draghi, massima autorità di governo; ed è pertanto fuorviante, oltre che irrispettoso, parlare di passerella, e del tutto illogico solo immaginare una ‘vetrina elettorale’. Essere uomini delle istituzioni vuol dire andare oltre le appartenenze, nell’esclusivo interesse della comunità.


Le reazioni della politica

Evidentemente, il Sindaco nel  fissare la data ha tenuto conto solo dell’agenda del Presidente Draghi e non della necessità di concordarla anche con le famiglie delle vittime e magari con i capigruppo consiliari, visto il rilievo sociale dell’evento che dovrebbe interessare tutta la comunità aquilana, commenta Lelio De Santis, capogruppo Cambiare insieme .

Lelio De Santis

Pertanto invito il Sindaco, Pierluigi Biondi, ad un atto di responsabilità e di buon senso: rinvii l’inaugurazione e poi concordi con le famiglie vittime del sisma modi e tempi di una nuova data , che consenta di ricordare degnamente le vittime e di offrire un momento di vera unità alla città!

Stefania Pezzopane

Certo, però, che il garbo istituzionale e il buon gusto avrebbero consigliato di concordare preventivamente con i familiari delle vittime l’invito a inaugurare un luogo così simbolico, così la parlamentare dem Stefania Pezzopane. Piuttosto che rispondere via stampa, andava fatto lo sforzo di recuperare, anziché lasciare il tutto alla freddezza della segreteria particolare del sindaco. La città non può essere ogni volta divisa ed è impensabile dividere i familiari in buoni e cattivi.
Rimane ancora senza risposta l’altro simbolo monumentale a ricordo dei ragazzi morti alla casa dello studente. Ma un altro vuoto va colmato. Va approvata la legge 1496, a mia prima firma, ‘Disposizioni in favore dei familiari delle persone decedute a seguito di eventi sismici’ presentata il 15 gennaio 2019. Ora è il momento, la Legge di bilancio potrebbe essere il veicolo giusto.

Paolo Romano

Rattrista vedere come ci si preoccupi di più per far rimbalzare l’eco della presenza dell’ospite d’onore che per il significato che l’opera assumerà per la città, dunque per il suo futuro, commenta Paolo Romano, capogruppo Italia Viva.  L’aver voluto inserire nella stessa giornata anche la firma simbolica dell’ultimo avvio del procedimento di ricostruzione privata attivato dall’USRA,  è davvero uno sfregio alla solennità e al raccoglimento del momento oltre che un’autentica pagliacciata nel merito, ideata grazie alla propensione che quest’amministrazione ha sviluppato per gli show mediatici. Ci chiediamo innanzitutto quale sarà l’ultimo avvio del procedimento visto che da una lettura veloce sul webGis risultano almeno 6 schede parametriche e 1 pratica vecchia procedura che non ancora hanno avuto l’avvio del procedimento. Sette pratiche che si trovano nella terra di nessuno, senza contare i rigetti che si saranno effettuati e le pratiche che possono ancora essere consegnate fino al 30 di settembre.