10 Mag 20

Patrimoni culturali per la ripresa in Ue

La cultura e il patrimonio culturale sono essenziali per le comunità europee: ecco perché dovrebbero essere debitamente inclusi sia nell’immediata risposta dell’Unione europea e dei singoli Paesi alla crisi, sia nei piani di ripresa a lungo termine.

In un video messaggio inviato ad AgCult, Sneška Quaedvlieg-Mihailović, segretario generale di Europa Nostra, racconta del potenziale della cultura per la ripresa socio economica dell’Unione post pandemia, ed ancora di ispirazione, resilienza e creatività ricordando i tre vincitori italiani dei Premi del patrimonio europeo, che sono il restauro della basilica di Santa Maria di Collemaggio, i papiri digitali del Museo Egizio e la rete Tramontana III, la più alta onorificenza europea del settore.

Sneška Quaedvlieg Mihailović

L’Italia è tra i tre Paesi che contano più progetti premiati, ricorda. Le mie più sentite congratulazioni ai tre vincitori italiani di quest’anno. La rinascita dell’imponente basilica di Santa Maria di Collemaggio all’Aquila (Italia), pesantemente danneggiata dal terremoto del 2009; la rete Tramontana III, una collaborazione europea tra Italia, Francia, Polonia, Portogallo e Spagna per salvaguardare e rivitalizzare il patrimonio immateriale delle comunità rurali e montane in Europa; la piattaforma online Turin Papyrus Online del Museo Egizio di Torino, che rende ampiamente e digitalmente accessibile la loro ricca collezione di papiri. In questi tempi particolarmente difficili, evidenzia il segretario, i vincitori dei nostri premi raccontano, con le loro storie di successo, come le avversità possano essere superate, sono dei veri messaggi di speranza. Ed è in questi momenti duri che abbiamo bisogno più che mai di ascoltare e diffondere messaggi positivi. Lasciamoci ispirare dal potere dei loro esempi.

Esempi di successo, tra cui Quaedvlieg-Mihailović spera di vedere presto anche il castello di Sammezzano, in Toscana, di recente incluso nella lista dei sette siti culturali più a rischio in Europa, la storia ci ha insegnato che il restauro, la ricostruzione e la messa in sicurezza del nostro patrimonio possono essere un atto di rinascita sociale ed economica dopo un evento traumatico come la grave crisi di oggi.

Ha quindi espresso un forte messaggio di solidarietà e di speranza a tutti coloro che sono stati pesantemente colpiti dal Covid-19, i miei pensieri vanno ai nostri amici in Italia, tra i paesi europei maggiormente colpiti dalla pandemia, sottolineando come quanto siano necessari cultura e patrimonio culturale per le persone e le nostre comunità. Quante canzoni celebri e legate al patrimonio e alla  tradizione, si stanno cantando sui balconi di tutt’Italia ed Europa? Quanti libri, film, concerti e visite virtuali dei musei o delle mostre ci hanno aiutato ad allietare le dure ore di confinamento? In un momento in cui centinaia di milioni di europei rimangono fisicamente separati, il nostro patrimonio culturale continua a tenerci insieme.  Ecco perché dobbiamo ricordarne l’immenso valore per il benessere umano e sociale e per fare in modo che sia debitamente ed espressamente incluso nella risposta immediata dell’Unione Europea e dei singoli Paesi alla crisi, oltre che nei piani di ripresa a lungo termine. Europa Nostra è convinta dell’enorme potenziale della cultura e del patrimonio culturale per la ripresa socio economica dell’Europa post pandemia.

Per questo motivo è stata scelta la data del 9 maggio scorso, il Giorno dell’Europa e quest’anno anche il settantesimo anniversario della storica Dichiarazione Schuman, per organizzare con Europeana, un webinar dedicato al patrimonio culturale come importante catalizzatore per il futuro dell’Europa. Invitati, i più importanti rappresentanti delle istituzioni europee, tra cui il commissario Mariya Gabriel, Luca Jahier, presidente del Comitato economico e sociale europeo, Nina Obuljen, ministro della Cultura della Croazia, che presiede il Consiglio dei ministri europei e Sabine Verheyen, presidente della Commissione cultura ed istruzione del Parlamento europeo. Siamo fiduciosi che la voce della cultura e del patrimonio culturale sarà ascoltata dai leader europei.