La storia del progetto del Parco urbano di Piazza d’Armi, iniziata ormai 10 anni fa, ha un finanziamento di 23 milioni e prevede diversi interventi di riqualificazione dell’area con la costruzione di un teatro di circa mille posti. Arriva al punto cruciale nel 2016 con l’aggiudicazione dei lavori e della progettazione esecutiva alla ditta Rialto costruzioni spa di San Tammaro, Caserta, con un ribasso del 60,53% sul prezzo a base d’asta, ricostruisce in una nota Lelio De Santis, capogruppo Italia dei Valori Avanti Abruzzo.
Un ribasso esorbitante, che lascia ulteriormente perplessi quando, in sede di progettazione esecutiva, la società aggiudicataria prevede delle varianti in aumento per circa cinque milioni!
Naturalmente, la società PCQ di Ancona, incaricata della verifica della congruità delle varianti, ha espresso un parere di non conformità.
Iniziava allora una serie di incontri tecnici tra la società Rialto, la società di verifica e gli uffici comunali per trovare una soluzione concordata: venne partorito il topolino che accontentò tutti e che ha messo più soldi a disposizione della società aggiudicataria.
Infatti, a fronte di un ribasso del 60,53% , il quadro economico rimodulato e concordato risulta:
13.060.010,62 per lavori al netto del ribasso;
4.128.970,18 per somme a disposizione per un totale di euro 17.188.980,80 rispetto al totale dell’importo messo a gara di euro 22.950.548,84.
La determina dirigenziale n° 1491 del 30 aprile 2019 del Comune approva l’intesa.
Penso che l’amministrazione comunale debba riflettere ed approfondire con attenzione tutta la vicenda, che presenta aspetti poco chiari, con la modifica delle condizioni iniziali di gara, insiste De Santis. In precedenza avevo chiesto all’amministrazione attiva chiarezza e fermezza, non escludendo la revoca dell’aggiudicazione.
Il mio intento, e non solo per questo caso, non è quello di ritardare l’avvio dei lavori, ma di tenere gli occhi aperti e di verificare che tutto avvenga nel rispetto delle norme e delle condizioni di gara.
La ricostruzione della città e la realizzazione di opere, come quella di piazza d’Armi, hanno bisogno di imprese capaci e serie, di tempi certi e celeri, ma anche di trasparenza nelle procedure di affidamento dei lavori. Questo è un dovere che abbiamo nei confronti dei cittadini, che alla politica chiedono correttezza.