Rispedita in commissione, la proposta di legge Pietrucci-Monticelli sull’istituzione della Rete Escursionistica Alpinistica Speleologica Torrentistica Abruzzo, REASTA, per problemi tutt’interni alla maggioranza di D’Alfonso, che fatica a stare in equilibrio. Era stata presentata lo scorso maggio, per valorizzare e promuovere il patrimonio di sentieri ed itinerari, per un uso e una fruizione più consapevoli prevedendo la compartecipazione alle spese di soccorso, in caso di imperizia dell’utenza. Prevedeva subito un archivio per censire la Rete, cioè sentieri, percorsi, ferrate e vie d’arrampicata, tratturi, itinerari free ride, piste ciclabili e di mountain bike e altri ancora per attività escursionistiche, alpinistiche, speleologiche e torrentistiche. Mentre la validazione, l’aggiornamento e il monitoraggio dell’archivio sarebbe stato attribuito al Coordinamento tecnico regionale di cui dovrebbero far parte i Collegi regionali delle guide alpine, dei maestri di sci, delle guide speleologiche e il Gruppo regionale del Club Alpino italiano, Cai. Uno stanziamento iniziale di 350mila euro per la creazione dell’archivio, la manutenzione dei sentieri e dei percorsi, l’attività di formazione e informazione con le scuole di sci e gli operatori turistici. E una volta censito il patrimonio e messo in rete, la promozione all’esterno e l’educazione per una fruizione più completa e consapevole. Un percorso lungo e partecipato portato avanti per mesi e su molti tavoli, abbiamo fatto sistema, aveva detto Pietrucci a Fonte Cerreto presentando la proposta ed è una vera svolta per la montagna, dopo il masterplan sull’impiantistica, l’istituzione del Distretto turistico, le risorse per la sentieristica e la pista ciclabile, la legge sul free ride e i maestri di sci ed il sostegno al Soccorso alpino strutturato per tre anni. Anche Monticelli, sottolineò la partecipazione allargata al percorso, che avrebbe fatto ben sperare per un terreno facile nell’ambito dell’iter legislativo. Non è andata così la seduta è stata sciolta oggi per mancanza del numero legale, s’è messo di traverso l’assessore competente dem, Di Matteo, che reclama da mesi voce e spazio sul decisionismo del presidente, ma la proposta pare non andar giù neanche alle anime civiche della coalizione che vogliono contare di più. Intanto ci rimettono le aree interne, L’Aquila e l’Abruzzo montano, su una buona legge, la prima nella nostra storia, con la quale attrarre turismo e qualificare l’escursionismo, molto diffuso in Regione e non solo.