03 Mar 23

Il MAXXI incubatore di Uccellaccio

Uccellaccio è il titolo della quarta delle nove attivazioni site-specific di ‘Spaziale presenta’, la fase propedeutica alla realizzazione di ‘Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri’, il progetto del collettivo Fosbury Architecture (Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino, Claudia Mainardi, nella foto) per il Padiglione Italia alla 18ma Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Questa quarta attivazione avverrà a Ripa Teatina, in provincia di Chieti in Abruzzo, spiega una nota stampa, e coinvolgerà come progettista il collettivo di architettura HPO (Alessandro Argentesi, Luca Cei, Mara Femia, Filippo Ferraro, Gregorio Giannini, Gabriele Giau, Giulio Marchetti, Oreste Montinaro, Dario Rizzi, Riccardo Simioni, Giorgio Scanelli) e come advisor la scrittrice Claudia Durastanti. Incubatori del progetto saranno il MAXXI L’Aquila e il Comune di Ripa Teatina.

A Ripa Teatina, un paese nell’entroterra abruzzese che conta 4mila abitanti, era il 1973 quando fu posata la prima pietra di un’opera che ancora oggi resta incompiuta. Dopo cinquant’anni e svariati tentativi di completamento alternati a ipotesi di demolizione, quell’edificio abbandonato a se stesso, rimane, per la sua comunità, una presenza tanto scontata quanto invadente. In una prospettiva di pacificazione e disvelamento, il progetto si propone come occasione per immaginare un nuovo processo di riattivazione partecipato, capace di addomesticare l’ecomostro che così tanto ha segnato la vita di quel territorio, si legge nella nota ufficiale.

In architettura non esiste una controparte positiva al costruire. La demolizione non è un processo in sé, ma solo l’ineluttabile conclusione di una parabola, dichiarano i curatori, Fosbury Architecture. Crediamo che nella decostruzione e nello smontaggio selettivo si possa coltivare un futuro, anche economico, di rigenerazione sostenibile.

Nella sua ampiezza, il progetto per il Padiglione Italia si fonda sulla visione di Fosbury Architecture che l’architettura sia una pratica di ricerca al di là della costruzione di manufatti e la progettazione sia sempre il risultato di un lavoro collettivo e collaborativo, che supera l’idea dell’architetto-autore. Lo “spazio” è inteso, in questa visione, come luogo fisico e simbolico, area geografica e dimensione astratta, sistema di riferimenti conosciuti e territorio delle possibilità.

Nel periodo che precede l’apertura della Biennale Architettura 2023, da gennaio ad aprile, ‘Spaziale presenta’, vedrà l’attivazione di 9 interventi site-specific in altrettanti luoghi selezionati in tutto il territorio italiano.

‘Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri’ sarà, all’interno del Padiglione Italia dal 20 maggio al 26 novembre 2023, la sintesi formale e teorica dei processi innescati nei 9 territori nei mesi precedenti, restituendo una diversa e originale immagine dell’architettura italiana nel contesto internazionale.

 

‘Spaziale presenta’

attivazione n. 1
Post Disaster Rooftops EP04
Progettisti: Post Disaster
Advisor: Silvia Calderoni e Ilenia Caleo
Taranto, Puglia

attivazione n. 2
La Terra delle Sirene
Progettisti: BB (Alessandro Bava e Fabrizio Ballabio)
Advisor: Terraforma
Incubatore: FAI – Fondo per l’Ambiente italiano
Baia di Ieranto (Massa Lubrense, Napoli)

attivazione n. 3
Sot Glas
Progettista: Giuditta Vendrame
Advisor: Ana Shametaj
Incubatore: Trieste Film Festival
Trieste, Friuli-Venezia Giulia

attivazione n. 4
Uccellaccio
Progettista: HPO
Advisor: Claudia Durastanti
Incubatori: MAXXI L’Aquila e Comune di Ripa Teatina
Ripa Teatina (Chieti), Abruzzo

attivazione n. 5
Concrete Jungle
Progettista: Parasite 2.0
Advisor: Elia Fornari (Brain Dead)
Incubatore: Museo M9
Terraferma veneziana

 

Padiglione Italia – Biennale Architettura 2023, segui il progetto qui