Tribuna elettorale per Marco Marsilio, candidato presidente per il centro destra alla Regione Abruzzo, su Rai tre regionale con Antimo Amore, a rispondere alle domande di Domenico Ranieri, Elisabetta Guidobaldi e Filippo Tronca.
Come governerete l’Abruzzo? Ha iniziato Antimo Amore. Il governo nazionale è un inedito ed ogni giorno si affrontano tensioni, ha risposto Marsilio, qui non ci saranno mediazioni abbiamo fatto un programma insieme. Sarà la Lega a trainare? Ha chiesto Ranieri. E’ legittimo che rivendichi il suo lavoro, Fratelli d’Italia esprimerà il suo primo presidente e governerà anche Forza Italia insieme alla lista civica. L’Abruzzo è l’avamposto di un progetto nazionale? Ha chiesto la Guidobaldi. Vorrei che lo diventasse, è uscito da una grande arretratezza ma oggi paga una regressione preoccupante, siamo sostenuti da leader nazionali ma il problema vero è non averli avuti prima, a parte la parentesi con Berlusconi.
Se perdesse rimarrebbe in Abruzzo? Ha chiesto Filippo Tronca. Sì, senza dubbio.
Sulla sanità? Ancora Antimo Amore. Speriamo di essere usciti davvero dal commissariamento paghiamo una forte addizionale, l’offerta nei territori marginali s’è impoverita e ciò danneggia anche gli ospedali più grandi che hanno liste d’attesa infinite e senza posti letto. Investiremo sulla medicina nei territori in partnership pubblico/privato aprendo una vertenza assunzioni con il Mef. Come ridurrà la burocrazia? Ha domandato Ranieri. E’ un vizio italico aggravato dalla gestione D’Alfonso che non ha garantito continuità agli uffici. Serve un chiaro indirizzo politico e l’onere delle decisioni alla dirigenza. Lavoreremo a testi unici omogenei per materia per evitare interpretazioni contrastanti. I tribunali minori. Ha continuato la Guidobaldi. Faremo una battaglia per tenerli aperti. Il ministro Bonafede ha detto che manterrà sportelli di prossimità per i certificati, sono ancora aperti per una proroga di un anno ma è un espediente elettorale.
E’ sufficiente l’onestà in politica? Ha chiesto ancora Tronca. Onesti sì, ma anche capaci e competenti, la Raggi è onesta però intanto invia i suoi rifiuti in Abruzzo per un’incapacità a gestirli. Gli avversari rimarcano le sue origini romane. Ha domandato Antimo Amore. Sono originario di Tocco da Casauria la mia storia è di un trapiantato a Roma ed è comune a molti altri abruzzesi, vorrei che i giovani non fossero più costretti ad abbandonare la loro terra. Pedaggi e sicurezza viadotti autostradali, ha proseguito Ranieri. Hanno respinto i miei emendamenti per congelare i rincari per due anni. Siamo meno competitivi, ho rilanciato da subito l’urgenza di un treno veloce i 5Stelle ci sono arrivati da poco. E’ in atto un braccio di ferro ideologico. Ha casa in Abruzzo? La Guidobaldi. A Tocco, in futuro provvederemo. In un’autonomia regionale differenziata quali deleghe gestirebbe in proprio? Ha domandato Tronca. La legge sul federalismo fiscale non è di oggi, va bene ma in una forte cornice di unità nazionale che garantisca le Regioni più povere, la crescita deve essere equa, come le aree interne con la costa. Economia ed occupazione, Antimo Amore. Da rilanciare non c’è più una banca del territorio, il sistema creditizio è molto debole i porti abruzzesi non servono la nostra economia, serve un aeroporto a vocazione internazionale ed una ferrovia all’avanguardia, l’Abruzzo è saltato a piè pari come fosse un buco nero. Come promuoviamo la Regione? Ancora Ranieri. L’Abruzzo deve fare sistema con mezzi di trasporto accessibili e funzionanti, gli impianti sciistici da innovare e la stagione balneare da salvaguardare. Cosa farà entro i primi cento giorni. La Guidobaldi. Nominerò persone di fiducia per la ricostruzione 2016/17 seguirò di persona i progressi. E’ favorevole al metanodotto Snam? Ha chiesto Tronca. Sulla sicurezza si pronunceranno i giudici. La realtà è che il Governo regionale è stato assente calando dall’alto una decisione già presa altrove, credo nelle infrastrutturazioni che funzionano. I giovani e la disoccupazione. Antimo Amore. Sosterremo le aziende perché assumano. Fira e l’Agenzia per lo sviluppo sono doppioni da accorpare devono attrarre investimenti mentre le aree industriali non sempre sono digitalmente fruibili. Come coniuga la crescita con l’ecosistema da rispettare. Ha concluso Ranieri. Serve equità e ragionevolezza, equilibrio tra l’uomo e l’ambiente restituirei più peso a chi vive nei Parchi con un’unica impiantistica, di modo che il turista possa vivere con un solo pass tutta l’offerta turistica.