Tribuna elettorale per Giovanni Legnini, candidato presidente per il centro sinistra alla Regione Abruzzo, su Rai tre regionale con Nino Germano, a rispondere alle domande di Marco Signori, Domenico Ranieri ed Angelo De Nicola.
Oggi ha presentato un Piano per il lavoro. Ha introdotto Nino Germano. E’ la nostra priorità, con la riforma dell’ente e le ricostruzioni, ha risposto Legnini. Incentivi alle imprese che fanno tornare i cervelli in fuga, per i tempi indeterminati e gli over 35. Auto impresa nell’agricoltura e nel turismo e co finanziamento per i Contratti di sviluppo, riprogrammeremo i fondi europei. Perché il suo governo sarà differente? Ha chiesto Signori. E’ una coalizione nuova che ha il sostegno del Pd, di cose buone ce ne sono, come la pianificazione infrastrutturale e l’uscita dal commissariamento sanitario. Cambieremo i metodi di governo in nome della collegialità. Che farà con i piccoli tribunali di Avezzano, Vasto o Sulmona? Ha proseguito Ranieri. Sono aperti grazie a me con una proroga e sono stati salvati gli organici. Cosa accadrà dal 2021 lo deciderà il Governo, io li sosterrò, l’Abruzzo interno è più a rischio infiltrazioni malavitose.
C’è una deriva social nella politica, ha chiesto Angelo De Nicola. Sono meri mezzi per comunicare non luoghi di battaglia per sfogare odio e rancore, conta il confronto con i cittadini ed io lo sto facendo in prima persona. Cosa farà per l’Abruzzo a due velocità, ha chiesto ancora Germano. Le aree interne saranno espressamente tutelate per ciascuna visione politica dal turismo alla sanità alle scuole. E nella sanità? Ha agganciato Signori. Siamo usciti dal commissariamento ed abbiamo ridotto il debito, non abbiamo più il guinzaglio del Mef. Gli acquisti e gli appalti saranno centralizzati ci sarà più risparmio che investiremo nei servizi e rivedremo la rete ospedaliera, i dirigenti devono far funzionare i servizi.
Come vede le autonomie delle Regioni del nord. Ha chiesto poi Ranieri. La distribuzione delle risorse deve essere equa, altra cosa è chiedere più poteri con risorse corrispondenti per esercitarli, vedremo se chiederli per la tutela ambientale e la ricostruzione, purché non si tocchino le risorse che ci spettano. Lega e 5Stelle non potranno fare altrettanto. Le riforme infrastrutturali sono da libro dei sogni? Ha proseguito De Nicola. Le risorse ci sono ed il masterplan anche, la macchina regionale è da riformare così non funziona è troppo marcata la distanza tra gli obiettivi e la loro realizzazione. Cosa farete per accelerare le ricostruzioni? Ancora Germano. Sul 2009 la Regione ha scarse competenze. Perché a Teramo non è partita? Le risorse il Governo Gentiloni le ha stanziate, manca il personale e le procedure sono farraginose, il potere va affidato ai sindaci.
Sul decennale 2009 la Regione come si porrà? Ha chiesto De Nicola. Un bilancio per guardare al futuro. Che ne sarà dei borghi del cratere, la città della conoscenza ed il 4%, sarà la memoria per tracciare le direttrici del futuro. La delocalizzazione delle industrie, ancora Germano. Lolli ha svolto un lavoro straordinario sul piatto metteremo il peso istituzionale della Regione perché le multinazionali non siano prepotenti, il nostro sistema industriale è avanzato, ripartiremo da qui. E’ un’ampia coalizione, sarà governabile? Ha domandato Signori. La coalizione è tra liste civiche non tra partiti, io sono il collante ed il progetto è il cemento, le filiere Governo Regione Comuni sono antidemocratiche, ogni ente si autodetermina anche in distonia con i Governi nazionali. Io assumo personalmente gli impegni che posso mantenere, Marcozzi e Marsilio sono solo degli accompagnatori di ministri. Con il Pd? De Nicola. Non sono iscritto al Pd da cinque anni, mi hanno chiesto di dare una mano, ho detto di sì ma facendo leva sulla mia indipendenza. I dirigenti avranno degli obiettivi? Ha chiuso Marco Signori. Nessuna cacciata a calci, voglio stare lontano dal rancore e dall’odio voglio coltivare la trasparenza ed il merito, non ci saranno amici e fedelissimi ma criteri e trasparenza.