22 Nov 22

‘Senza respiro’, 95 interviste alla scienza

Senza respiro è il nuovo libro di David Quammen, dopo Spillover, con cui nel 2014 spiegò il processo per cui un virus passa (spill-) da una specie animale a un’altra (-over), anticipando il Covid-19. La scienza era pronta, noi sapevamo che c’era una pandemia in agguato là fuori. Già 10 anni fa era emerso con chiarezza che invadendo gli habitat altrui, avvicinandoci troppo alla fauna selvatica, avremmo scatenato una pandemia. Siamo una specie fra le specie e pretendiamo di avere accesso a risorse in modo sproporzionato ma i leader politici non erano pronti, spiega l’autore.

E che la scienza fosse pronta emerge dalle interviste a distanza a 95 scienziati poi pubblicate in Senza respiro ed. Adelphi, mentre i leader mondiali preferirono voltarsi dall’altra parte, perché scelte impopolari e tagli alla spesa pubblica per prepararsi ad affrontare una pandemia non interessavano la classe dirigente.

David Quammen

Nel nuovo libro, Quammen conferma che la distruzione dell’ecosistema con i cambiamenti climatici sarà sempre più rischiosa, dobbiamo abituarci all’idea che arriveranno nuovi virus, dice, altre pandemie e dovremo essere pronti anche con l’informazione perché la disinformazione è più veloce, le autorità cinesi hanno addirittura cercato di negare il fatto che il virus sia nato in Cina, seppur non ci siano prove convincenti a sostegno di tale tesi. La mancanza di trasparenza e l’aumento di segretezza delle informazioni è sicuramente peggiorato in questi ultimi anni, specie a partire dai primi mesi di pandemia, ed è molto pericoloso per il futuro perché la cooperazione scientifica internazionale è un elemento essenziale nella prevenzione di future pandemie.

L’autore crede nella scienza e crede nei vaccini, chi non crede ai vaccini sta semplicemente rifiutando la medicina moderna, ma dobbiamo essere pronti a futuri contagi, viviamo su un pianeta popolati da miliardi di virus, moriamo perché siamo animali, siamo esseri biologici e dobbiamo accettarlo.

D’altra parte il mondo dipenderà sempre più dall’estrazione di minerali, il rame sarà sempre più richiesto per fare batterie, vogliamo cellulari nuovi, e i minerali servono per affrontare la transizione energetica ed il sistema estrattivo minerale sarà intensificato, ciò acuirà i rischi biologici che a loro volta attiveranno crisi logistiche che causeranno crack economici e geopolitici che, a loro volta, si intensificheranno per ragioni climatiche mentre un virus può muoversi da una parte all’altra del mondo in poche ore. Ci sono modi per tenere i virus fuori, per quanto possibile, dai nostri sistemi, per Quammen. Monitorandoli, sorvegliandoli, contenendoli prima che si diffondano. Addestrando persone in grado di agire a più livelli – volontari, medici veterinari, medici ordinari, medici specialisti, virologi, epidemiologi – per fermare gli spillover prima che diventino outbreak, gli outbreak prima che diventino epidemie e le epidemie prima che diventino pandemie. Tutto questo rischia però di non bastare, se non riusciamo anche a controllare la crescita delle popolazioni e dei loro consumi. Ed è un circuito perverso avvelenato dai cambiamenti climatici, dalla perdita di biodiversità e dai rischi pandemici sempre più concreti.