07 Mar 22

Musei, biblioteche e archivi per la pace

Con la campagna digitale ‘La Cultura unisce il mondo’, che coinvolge musei, biblioteche, archivi e istituti culturali statali, il Ministero della Cultura ricorda che l’Italia ripudia la guerra ed esprime la piena e incondizionata solidarietà all’Ucraina.

Sui social le opere del patrimonio culturale italiano per ricordare il dolore della guerra e il valore della pace.

Con gli hashtag #cultureunitestheworld e #museumsagainstwar il sistema museale nazionale e la rete degli archivi e delle biblioteche stanno condividendo immagini significative riguardanti il dolore e la sofferenza della guerra oppure al contrario, l’armonia e la prosperità del tempo di pace.

Tante le realtà museali che hanno già aderito: dal Museo etrusco di Villa Giulia, con la decorazione del frontone di un tempio che sorgeva nell’antico santuario portuale di Pyrgi raffigurante la lotta bestiale degli alleati Tideo e Capaneo sotto le mura di Tebe, al Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, con una testa equina lapidea che ricorda la stravolta espressione del cavallo del Guernica, dal Museo Egizio di Torino, con l’amuleto ankh di lunga vita e protezione, al Museo di Capodimonte, con l’Allegoria della Giustizia di Giorgio Vasari, dalle statue di Villa Adriana a Tivoli, fino alle opere della Galleria Borghese, del Museo Nazionale Romano, del Museo Omero di Ancona, del Museo delle Navi Romane di Nemi, di Palazzo Grimani a Venezia e di Palazzo Reale di Genova.

Importanti anche le adesioni del mondo archivistico e bibliotecario, si legge nella nota ministeriale, a partire dalla colomba che reca un ramoscello di ulivo in una ristampa da acquaforte del 1661 di un’iscrizione con stemma di Papa Innocenzo X conservata nella Collezione stampe dell’Archivio di Stato di Roma, fino alle opere degli archivi di Stato di Venezia, di Imperia e di Firenze a quelle del progetto Fumetti nei musei.

La campagna, cresce ora dopo ora, è iniziata con l’illuminazione con i colori della bandiera dell’Ucraina del Colosseo, e tornerà ad accendersi insieme a molti altri monumenti e siti del patrimonio culturale italiano.

Dal 3 marzo e per l’intero fine settimana Castel Sant’Elmo, sede della Direzione regionale Musei Campania, sarà illuminato con i colori della bandiera ucraina, per diffondere un segnale di solidarietà al popolo ucraino e di ripudio della guerra. Il Castello, dalla collina di Napoli, accenderà la sua luce di speranza ne ‘La Cultura unisce il mondo’. L’iniziativa, accompagnerà simbolicamente la fiaccolata silenziosa per dire NO alla guerra in Ucraina, organizzata dal Comune di Napoli – V Municipalità con la Comunità di Sant’Egidio e la Chiesa di Napoli per le strade del Vomero. 

Dario Franceschini

Chi ama la cultura e l’arte non può che essere contro la guerra ed è quello che si sta vedendo in tutto il mondo e anche in Russia, così a Milano il ministro Dario Franceschini a margine della presentazione del dossier di Bergamo-Brescia, Capitale italiana della cultura 2023.

Non potevamo immaginare che il 2023 sarebbe arrivato dopo la pandemia e dopo questa guerra incredibile in cui l’umanità si trova ingiustamente e imprevedibilmente travolta, ora ci sarà ancora più bisogno di mostrare che si riparte e la cultura può dare un contributo enorme alla ripartenza, ha aggiunto il ministro.