17 Lug 23

Jazz per le terre del sisma senza confini

Per la sua nona edizione Il jazz italiano per le terre del sisma s’ispira a Socrate, Chi vuol muovere il mondo, prima muova se stesso. È infatti Movimenti, il tema scelto dalla direzione artistica della manifestazione, quest’anno guidata da Francesca Corrias, Roberto Ottaviano e Fausto Savatteri, che coinvolgerà oltre 200 musicisti, quasi 50 concerti complessivi, 15 piazze, 20 mila spettatori attesi. Un progetto che, anno dopo anno, si rinnova restando fedele alla propria natura solidaristica e di grande festival del jazz italiano e, insieme, cambiando sempre obiettivi, visioni, prospettive artistiche, riporta la nota stampa ufficiale.

Le proposte artistiche di quest’anno raccontano di movimenti che uniscono musiche provenienti da territori lontani nello spazio e nel tempo, mescolandole senza confini, “there’s no boundary line to art” diceva il grande Charlie Parker. Raccontano, ancor di più, dei movimenti delle idee, quelli che da sempre hanno reso il jazz portavoce di temi sociali e culturali importanti. Movimento è anche ciò che si crea quando si lasciano dialogare le arti tra loro: quando un concerto parla di fiori, una partita di scacchi suona come un’orchestra, una scultura esposta in un museo diventa strumento musicale. George Russell, il celebre compositore e teorico del jazz di cui quest’anno si celebrano i 100 anni dalla nascita, affermava che la musica è un veicolo che vuole raggiungere la vera essenza dell’essere umano. E se il movimento è necessario alla musica, è ancor più necessario nel cercare quest’ultimo ambizioso traguardo.

Il progetto prenderà vita venerdì 25 agosto a Camerino con un evento musicale che darà inizio a una nuova versione del Cammino solidale con tre giorni di concerti e trekking, dal 25 al 27 agosto, tra Castelluccio di Norcia e Amatrice, toccando le regioni coinvolte in attesa del fine settimana all’Aquila.
Il programma inizierà sabato 2 settembre, dalle ore 15.30, alla Fontana delle 99 Cannelle con uno degli appuntamenti più attesi di questa nona edizione, un evento originale prodotto direttamente dal festival, la Partita a scacchi musicale, realizzata in collaborazione con Accademia di Belle Arti dell’Aquila, Conservatorio A. Casella, Teatro 99.

Saranno oltre 200 i musicisti coinvolti anche nel 2023 nelle varie location, con rinnovata attenzione ai progetti delle nuove generazioni, alle produzioni originali e ai diversi linguaggi musicali; main stage torna la Scalinata di San Bernardino, dove la sera di sabato 2 settembre si esibiranno: West Side Story Ensemble (evento prodotto in collaborazione con il Conservatorio di Bari “Niccolò Piccinni” e il Teatro Stabile D’Abruzzo), Cristina Zavalloni in quintetto, Gaetano Partipilo “Boom Collective” e Gege’ Telesforo “Big Mama Legacy”.

Domenica 3 settembre la giornata si aprirà con un importante evento solidaristico nei confronti delle popolazioni terremotate di Turchia e Siria: alle ore 12.00 al Parco della Memoria, il progetto, inaugurato nel settembre del 2021 a Piazzale Paoli, simboleggia e testimonia il ricordo per le vittime del sisma del 2009 e le radici della vita, con il musicista azero Fakhraddin Gafarov in trio (Fakhraddin Gafarov, tar; Davide Marzagalli, sax, flauto; Simone Amodeo, percussioni); un momento di grande valore umano e sociale che testimonia la vicinanza della manifestazione e della città a questi territori oltre che una necessaria apertura artistica a nuove influenze e connessioni musicali. L’ultimo concerto in programma è previsto alle 18.30 al Parco del Castello con i Chicago Stompers & Lindy Hop.

Saranno proposti progetti intimisti in solo (Marcella Carboni, Salvatore Maltana) o in duo (Spalletta – Tallini, Mannutza – Bianchini) e formazioni più mainstream (Angelo Lazzeri, Andrea Sabatino, Gianrico Manca), per arrivare alle orchestre, che ci faranno tornare ai tempi del musical e dello swing (Chicago Stompers, Orchestra Conservatorio di Bari), passando per gruppi dalle forti contaminazioni tra jazz e musiche altre, la musica etnica (Paolo Carrus con Sardegna oltre il Mare) la fusion (TNT, Cratere Centrale). Anche quest’anno il palco di piazza Chiarino ospiterà giovani talenti della nuova generazione con progetti musicali che spaziano dal Nu Soul, Nu Jazz al Funk passando per la musica elettronica; un’attrattiva maggiore per i tanti giovani che culminerà con un dj set conclusivo, il sabato sera in seconda serata, a completamento di un programma ricco di concerti.

Durante le due serate verranno inoltre conferiti i premi alla Carriera e alla Memoria, Giovane Visionario, Premio Nuove Direzioni, Premio Jazz Club, Premio Speciale AFIJ, Premio Speciale Il Jazz va a Scuola, Premio Festival Italiano, Premio Gender Equality curati dalla Federazione Nazionale Il Jazz italiano e dalle sue associazioni.

Atteso l’esordio dell’Orchestra Jazz Che Vorrei L’Aquila sostenuta da Conservatorio e Comune dell’Aquila, formata da oltre 50 giovani musicisti dagli 8 ai 18 anni guidati dal Maestro Pasquale Innarella.

Confermata la collaborazione con Alexanderplatz Jazz Club che curerà la programmazione del jazz club a Piazza Santa Margherita, la sera del 2 settembre, con l’omaggio a Massimo Urbani, per i trent’anni dalla scomparsa, insieme al Trio 93 Legendary (Gegè Munari, batteria; Andrea Beneventano, pianoforte; Dario Rosciglione, contrabbasso); si alterneranno anche degli ospiti durante la serata. Tornerà anche ed esibirsi a ‘Il jazz italiano per le terre del sisma’, confermando quindi una collaborazione virtuosa, la band vincitrice del Conad Jazz Contest organizzato da Umbria Jazz e sostenuto da Conad.