Il Museo Nazionale d’Abruzzo partecipa alla grande mostra Tota Italia – Alle origini di una Nazione che si terrà a Roma dal 14 maggio al 25 luglio 2021 alle Scuderie del Quirinale, con il rilievo con corteo funebre (nella foto), della fine del I secolo a.C. – inizi del I sec. d.C., rinvenuto nel corso degli scavi archeologici di Amiternum nel 1878, città situata nel fondo valle del fiume Aterno vicino all’abitato di San Vittorino a circa quattro chilometri dall’Aquila.
La mostra, a cura di Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del MiC e del direttore del Museo Nazionale Romano, Stéphan Verger, si sviluppa sui due piani del museo abbracciando un arco cronologico compreso tra il IV sec. a.C. e la prima età Giulio-Claudia.
Il rilievo si sviluppa su due registri sovrapposti, il corteo funebre ed i personaggi ritratti sono raccolti in gruppi per essere individuati dall’osservatore senza l’ausilio di espedienti prospettici; l’opera è in pietra calcarea, rileva una nota del MuNDA. Di particolare raffinatezza scultorea otto figure maschili, coordinate dal designator, il direttore del Corteo, sorreggono un ricco letto funebre a baldacchino con decorazioni che rimandano al neo pitagorismo romano e a dottrine orientali seguite dai militari della fine dell’età repubblicana. L’opera descrive il corteo funebre in epoca augustea con la rappresentazione delle due praeficae, pagate per rappresentare il dolore, i suonatori di corno, il feretro sostenuto da otto uomini, la moglie le figlie, le ancelle e, al centro, il defunto in posizione conviviale.
La mostra racconta, con opere di eccezionale interesse provenienti dai più importanti musei italiani, il secolare percorso di unificazione culturale, linguistica, politica, giuridica e territoriale che ha portato i tanti popoli dell’Italia antica a riconoscersi, dal tempo di Augusto, come entità unica sotto il segno di Roma. Molto dell’Italia di oggi, dal diritto, alla lingua, alle città e alle regioni, fino alla prima grande rete di strade e alla forma stessa del paesaggio agrario discende da quella prima, grande unificazione della penisola.
Il Museo nazionale d’Abruzzo all’Aquila, riapre, dopo il periodo di chiusura, a fianco dei grandi musei italiani, nel segno della più ampia collaborazione istituzionale e scientifica, conclude la nota.