Il Grande Cammino dei Briganti appena inaugurato collega le principali tappe storiche del brigantaggio meridionale in cinque Regioni dall’Abruzzo al Lazio, Molise, Campania e Basilicata. Un’escursione di 28 giorni di cammino su 500 chilometri.
Il percorso prevede un itinerario completo che partendo dai territori di Tagliacozzo e Sante Marie attraverserà le montagne di Cappadocia, Comune fondato da un gruppo di 12 briganti, Castellafiume e Capistrello da dove imboccherà la valle Roveto verso il basso Lazio e la Campania.
Coloro che vorranno intraprendere il Grande Cammino potranno ritirare e timbrare il salvacondotto negli uffici dell’info point della città di Tagliacozzo e fare la fotografia di rito nei pressi del luogo dove venne fucilato il generale Borjes, l’ufficiale dell’esercito catalano fu interpellato dagli ultimi sovrani del Regno delle Due Sicilie, Francesco e Maria Sofia, per cercare di riorganizzare le truppe del disciolto esercito borbonico e riconquistare le terre meridionali ai Savoia.
Al termine della sua operazione, evidentemente fallita, Joseph Borjes fu catturato dai piemontesi al confine con lo Stato Pontificio e l’8 dicembre 1861 fu condotto a Tagliacozzo, dove senza processo venne fucilato insieme ad altri suoi ufficiali.
Il Grande Cammino si può percorrere in 28 giorni oppure in 35, se si aggiunge il percorso tradizionale e si può intraprendere da Nord a Sud, o viceversa.
Siamo fieri di inaugurare nella nostra città il nuovo percorso del Grande Cammino dei Briganti, commenta il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, nella bellissima atmosfera storica, naturale e culturale del nostro territorio. E’ un onore entrare a far parte della struttura organizzativa del Cammino dei Briganti che opera da anni incrementando il turismo escursionistico della zona.
I territori attraversati furono vissuti da tante bande di briganti. Un censimento registra che nel 1861 agivano 39 bande in Abruzzo, 42 al confine con lo Stato Pontificio, 15 nel Molise, 47 nell’entroterra irpino e lucano. I briganti furono migliaia, come migliaia furono i morti di questa guerra civile, così dimenticata dalla storia. Durante il percorso, ogni giorno si raggiungono luoghi importanti per la storia del brigantaggio ed è per questo che ogni tappa porta il nome di un brigante diverso per conoscerli e capire chi fossero, aggiunge Luca Gianotti, coordinatore della Compagnia dei Cammini.