Dal 6 maggio al 3 giugno si terrà all’Aquila la settima edizione del Festival delle Culture, uno spin-off del L’Aquila Film Festival incentrato sul multiculturalismo e sulle tematiche dell’accoglienza e dell’incontro con l’altro, con lo straniero, con chi arriva da lontano, spiega una nota stampa. Questa edizione insiste, ancor di più rispetto al passato, sul coinvolgimento attivo e protagonista di giovani ragazzi stranieri che vivono a L’Aquila, ognuno per un suo motivo, ognuno con una sua storia, ognuno, con un viaggio alle spalle; ognuno, quindi, con esperienze da raccontare e punti di vista da condividere.
Lo staff di questa edizione sarà composto da persone provenienti da Paesi di quattro continenti: Iryna Okhotnichenko (Ucraina); Sulayaman Sawaneh (Gambia); Idrissa ‘Bosco’ Kone (Costa D’Avorio); Mamadou Moustapha Bah (Guinea); Ngolo Diarra (Mali); Bakari Kuyateh (Gambia); Chaimae Ghraib (Marocco); Esha Bint e Ghazali (Pakistan); Irina Shunelko (Russia); Ricardo Archamar Guevara Pioquinto (Messico); Eva Pliushkevich (Russia); Geno Lomsadze (Georgia), Ousmane Diallo (Guinea); Basit Oluwabukola Salaudeen (Nigeria); Rishika Nayana Patil (India); Ivan Prokofiev (Ucraina).
La formula del Festival muta sempre più verso il festival laboratoriale, un continuo work in progress che darà vita a cinque settimane di incontri, talk, musica e proiezioni. In questo melting pot avranno un ruolo importante anche il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila, con il coinvolgimento diretto degli studenti dei corsi di Storia contemporanea di Simona Troilo e del Cad di Servizio Sociale con Patrizia Laurano, Aquilasmus, associazione ESN Italia, ARCI Solidarietà L’Aquila, il collettivo Colibrì e le associazioni sportive Atletico Amiternum e United L’Aquila. I giorni 6 e 7 maggio al Palazzetto dei Nobili dell’Aquila l’apertura sarà riservata, rispettivamente, alle proiezione dei film Green Border di Agnieszka Holland, con gli interventi della giornalista di Internazionale Annalisa Camilli, di Mattia Fonzi di Openpolis e do Patrizia Laurano, docente di Sociologia Generale al DSU Univaq, e a Il Cafatano Blu di Maryam Touzani, con gli interventi di tre dei ragazzi del Festival delle Culture, Chaimae Ghraib, Eva Pliushkevich e Basit Oluwabukola Salaudeen pronti a dialogare con il pubblico e ad analizzare il film dai differenti punti di vista di cui sono portatori. Seguiranno poi incontri ed eventi per tutti i martedì e mercoledì di maggio con il continuo lavoro del gruppo multietnico, già al lavoro da qualche settimana. Sono, infatti, programmati gli incontri con il regista Andrea Segre, l’attivista di Mediterranea Saving Humans don Mattia Ferrari e con i musicisti dell’Orchestra Policulturale di piazza Palazzo e numerosi altri ospiti e tematiche.
Il programma sarà un continuo divenire e avvenire, aggiornato costantemente attraverso i consueti canali del L’Aquila Film Festival, web e social. È per questo possibile lasciare il proprio indirizzo email collegandosi alla pagina per ricevere tutti gli aggiornamenti relativi al Festival delle Culture 2025 che terminerà nei giorni 2 e 3 giugno all’Auditorium del Parco.