L’estate scorsa, ad Enghien Les Bains in Francia, Fabriano è stata designata per il tredicesimo Forum annuale della rete delle Città Creative Unesco 2019. Il network delle Città Creative, nato nel 2004, l’Italia è rappresentata da Bologna, città creativa per la Musica, Fabriano per l’Artigianato e le Tradizioni Popolari, Torino per il Design, Parma per la Gastronomia e Roma per il Cinema.
Dal 5 al 9 giugno 2019 a Fabriano si ritroveranno più di 400 delegati dei cinque continenti che si confronteranno sulla creatività rivolta alle città sostenibili, come indicato dalla New Urban Agenda, per nuove politiche culturali che trainino l’economia e policy urbane.
Fabriano ha già organizzato i sette padiglioni, inaugurati lo scorso marzo, per le sette tematiche in cui si articolano le Città Creative e sono Artigianato ed Arti Popolari, Design, Cinema, Gastronomia, Letteratura, Musica e Media arts, più un padiglione per la rappresentanza Unesco, che dovrebbero animare il confronto culturale cittadino nei prossimi mesi. Una rete pubblico privata che fa squadra, la Regione Marche a sostegno del rete e delle aree interne colpite dai recenti terremoti ed un territorio che ci crede, che apre al mondo e che si confronta con le proprie eccellenze. La lavorazione della carta e l’attività artigiana valsero a Fabriano il titolo di Città creativa Unesco nell’ottobre del 2013, premiando la lunga storia creativa della città, e il vigore con cui il territorio aveva intrapreso un cammino di riconversione dalle attività industriali a un recupero della dimensione artigiana, artistica e culturale, spiega la Fondazione Aristide Merloni che ha sostenuto il percorso. Fabriano città di pittori, fabbri e mastri cartai è conosciuta nel mondo per la sua Carta la cui lunga storia permea la città con un legame indissolubile. Creazione e trasformazione sono le caratteristiche di Fabriano città della carta che ebbe, nel XIV secolo, una straordinaria fioritura di pittura locale esprimendo il genio del Gentile.