La scelta del consigliere Pierpaolo Pietrucci candidato sindaco per L’Aquila, se così sarà, mostrerebbe un Pd fortemente debole, che non avrebbe altri da spendere e quindi rinuncerebbe alla buona postazione in Regione perché non saprebbe dove pescare. Diverse strategie servirebbero solo a garantire le rendite di questi anni e la vecchia guardia, i programmi verranno comunque dopo. La nuova aggregazione di sinistra che invoca oggi una certa indipendenza sempre nel blocco dem andrebbe a confluire, con gli stessi attriti del decennio che passa senza essere né carne e né pesce e senza riuscire a lasciare il segno. Confuso e poco incisivo è l’orizzonte dei civici, in un lustro la passione civica che li ha sostenuti nella comunità andrà trovata col lumicino e con lo stesso tepore, che non è passione, potrebbero aggregarsi quanti non sanno dove andare. Rischiando però di fare la stessa opposizione molle di questi anni. Qualcosa di più incisivo avremmo voluto vedere nel M5S, già spaccato ancor prima di poter esser protagonista, ciò che resta è il partito più forte, il Pd, a dettare le regole, ben vengano di nuove ma temiamo la continuità, ed è su questo snodo, più che sulle candidature, che sono arrivati ai ferri corti nelle varie riunioni. Sulla continuità, sul rimettere insieme un’armata Brancaleone di coalizione magari con la stessa squadra di governo, meno che modesta e del tutto inadeguata al delicato momento storico, con i vecchi volponi pronti a rientrare per fare meno di prima. Chi ambisce a prendere il posto di Cialente deve cominciare a dire se Cialente ha fatto bene oppure male, chi lavora nel centro sinistra ma anche nel blocco a sinistra che dovrebbe nascere, deve dire quale continuità garantirebbe. Ne va del futuro di tutti, è uno spartiacque da non sottovalutare. Il centro destra è frammentato, diviso, incapace di portare un buon nome spendibile per tutti, ci vogliono idee buone e senso della realtà, idee da portare con coraggio per guardare alla città e rompere una continuità che ha dimostrato di non essere vincente per L’Aquila. Sperando di esserne capaci.