Agostino Cittadini, guida alpina e presidente regionale delle guide alpine per vent’anni, membro del soccorso alpino, direttore di Abruzzo mountain guides, scuola di montagna nel cuore del Parco, unica accreditata Uiagm, associazione guide alpine italiane, socio di El Cap con Daniele Adriani e Matteo Cittadini, storica palestra di arrampicata del territorio, oggi hanno tre strutture, ha partecipato alla Festa della Montagna come pure al Festival della Montagna fornendo la parete attrezzata, non le manda certo a dire e di certo, con la sua storia, se lo può permettere.
Siamo creditori di Gran Sasso Anno Zero, spiega, e ancora non siamo stati pagati, tutte le edizioni si sono rette grazie a El Cap, abbiamo riempito con le gare organizzate da noi, l’arrampicata sportiva l’abbiamo portata nel 1993, abbiamo creato un volano e dato una svolta al settore.
Quest’anno ha vinto la gara maschile Elias Iagnemma, che aveva vinto la Coppa Italia 2018/19; e Danilo Marchionne, campione italiano tre anni fa, Damiano e Iacopo Capulli sono tornati dalla Val D’Aosta per la gara, mi racconta, perché quel che conta è lo sport.
Agostino rivendica la sua storia con passione, siamo credibili e crediamo nello sport, spiega, non guardiamo né al guadagno né ai colori politici, siamo noi ad essere creditori ed i ricatti a cui abbiamo assistito per boicottare la partecipazione alla Festa della Montagna sono inaccettabili. Hanno scritto ai fornitori dicendo che non facevano l’evento, per quanto ci riguarda abbiamo invece avuto per la prima volta un anticipo sulla nostra spesa, tutto quello che abbiamo chiesto lo abbiamo avuto, c’era un referente e la gente è venuta, mentre chi ha organizzato non ha preso nulla.
La gestione è stata infatti affidata ad un Comitato, guidato dal funzionario pubblico Mario Di Gregorio, che ha redatto un bilancio di previsione varato dalla Giunta Biondi, in base al quale per la prima volta è stato possibile fare delle anticipazioni sulla spesa.
Perché la gestione del Festival della Montagna è stata data a Gran Sasso Anno Zero? chiede Cittadini, non è mai stata fatta una gara ad evidenza pubblica e parliamo di somme tra gli 80mila ed i 90mila euro affidati direttamente ad un’associazione, pubblichiamo i bilanci.
Tra queste somme da capogiro girate senza bando pubblico dall’amministrazione Cialente, troviamo almeno 30mila euro gravitati intorno all’organizzazione e sono 15mila 575 euro per il project management, coordinamento e progettazione annuale; abbiamo poi produzione media e foto per 4.500 euro, circa 300 euro in più sulla parete dell’arrampicata fornita da El Cap per 10mila 288 euro; una voce denominata Bike per circa 8mila euro; sci e snowbord, 6.600 euro; ed ancora escursioni per 2.573 euro e sono nel rendiconto 2015.
Una lista dove sono rendicontati solo i contributi pubblici, mancando completamente gli introiti derivanti dagli sponsor privati che al contrario, nella gestione dell’amministrazione, risulteranno tra le entrate. Ed aspettiamo il rendiconto.
Agostino Cittadini ha dedicato tutto allo sport, la sua storia parla per lui e ricorda i sacrifici di questi anni, nel 2012 organizzammo con El Cap il Festival dell’Arrampicata, ipotecammo le nostre case per ottenere i fondi perché dovemmo anticipare, recuperammo l’80% a fondo perduto dopo quattro anni, partimmo dalla manifestazione sportiva non dalla politica, che pure fece intravedere degli sviluppi alle loro proposte pioniere ma poi s’impose Gran Sasso Anno Zero, se devi proporti come professionista devi partecipare ad un bando pubblico e vincerlo, Anno Zero era un tassello del territorio esattamente come El Cap, è stato messo tutto in mano loro senza una selezione ad evidenza pubblica. A quanto pare si erano proposti per la gestione economica anche quest’anno ma gli sarebbe stato negato il via libera, tant’è che all’ultimo momento, l’amministrazione Biondi, ha deciso di procedere in maniera autonoma.